Nuoro, si scava nel passato: la scoperta sulla coppia (1 / 2)

Nuoro, si scava nel passato: la scoperta sulla coppia

E’ già stata ribattezzata come la strage di Nuoro e di sicuro, anche tra parecchi anni, noi tutti la ricorderemo come tra le più sconvolgenti che hanno occupato la cronaca nera nazionale in questo 2024.  Roberto Gleboni, operaio 52enne incensurato, ha sterminato la sua famiglia. A perdere la vita la moglie, Maria Giuseppina Massetti, la figlia maggiore Martina, il figlio di 10 anni Francesco. Non ce l’ha fatta neppure il vicino di casa, Paolo Sanna.

Roberto si è tolto la vita al termine della mattanza, mentre il figlio 14enne e la madre anziana 84enne sono gli unici sopravvissuti. Gli inquirenti, senza sosta, proseguono le indagini, senza tralasciare nemmeno una testimonianza, nemmeno un prezioso tassello che possa servire a ricostruire cosa è accaduto ieri mattina.

Come noto, Roberto si è spostato da via Ichnusa, all’abitazione della madre, colpita non in modo grave alla testa. E’ caccia al movente, a cosa ha guidato la mano dell’uomo che non aveva precedenti, nel compimento di una strage dal bilancio pesantissimo, salito a cinque. 

Chi indaga sa perfettamente che tutte le piste dovranno essere vagliate con accuratezza, così come le testimonianze di vicini, parenti, sopravvissuti  che possono apportare elementi utili al districamento della matassa.

Scavando nel passato della coppia,  è stata fatta un’importante scoperta. Vediamo insieme cosa è venuto fuori nella pagina successiva, poiché la tragedia di Nuoro è costellata di tanti aneddoti che, ora dopo ora, minuto dopo minuto, affiorano e scuotono la pubblica opinione e i lettori.