Neoplasia stomaco, troppo spesso scoperta in ritardo: sintomi e chi rischia (1 / 2)

Neoplasia stomaco, troppo spesso scoperta in ritardo: sintomi e chi rischia

Gli ultimi dati, emersi da studi aggiornati,  non sembrano affatto incoraggianti poiché il numero dei casi di neoplasia allo stomaco è aumentato in Italia. Esso, detto, anche tumore gastrico, come riportato da autorevoli siti scientifici,  si sviluppa a causa di una proliferazione incontrollata di una cellula dello stomaco.

Parlare di neoplasia non è mai semplice né per coloro che ne sono colpiti in prima persona, ossia i pazienti oncologici, né per i familiari che, improvvisamente, si trovano a dover affrontare la sofferenza di un loro caro, né per gli stessi medici che hanno comunque il dovere di metterci in guardia dai campanelli d’allarme con cui il brutto male esordisce.

Sappiamo perfettamente quanto la diagnosi precoce, per tutti i tipi di neoplasie, specie per le più severe e subdole,  sia essenziale per evitare che  possano diramarsi ad altri organi (metastasi), diminuendo così la capacità di sopravvivenza del paziente oncologico, con estremo sconforto dei familiari che non riescono a darsi pace.

Imparare a riconoscere la sintomatologia, anche quella in apparenza non collegata alla patologia oncologica, è essenziale per poter ricorrere tempestivamente alle cure del caso, senza temporeggiare per paura di una diagnosi agghiacciante o per la cosiddetta paura dei camici bianchi, molto diffusa della nostra penisola.

Fatte queste doverose premesse, vediamo insieme, nella seconda pagina del nostro articolo, quali sono i sintomi della neoplasia allo stomaco e quali sono le categorie più a rischio, in modo da scoprirlo tempestivamente e intervenire, salvandosi la vita o aumentando, in ogni caso, le capacità di sopravvivenza.