Neonata rapita, parla la Bruzzone: "Dubbi sul marito perché.. (1 / 2)

Neonata rapita, parla la Bruzzone: "Dubbi sul marito perché..

Continua a far discutere il caso del rapimento della neonata Sofia Cavoto, avvenuto presso la clinica Sacro Cuore di Cosenza poche ore dopo la sua nascita. Rosa Vespa, una donna di 51 anni, si è finta puericultrice per ingannare la madre e la nonna della piccola, convincendole con la scusa di un controllo medico.

Grazie alle telecamere di sorveglianza della struttura ospedaliera, le forze dell’ordine sono riuscite a tracciare i movimenti della donna e a intervenire rapidamente, avviando una ricerca che si è conclusa positivamente nel giro di poche ore .La svolta nelle indagini è arrivata quando i rapitori sono stati localizzati a Contrada Rocchi, nei pressi dell’Università della Calabria.

Qui, le autorità hanno individuato e fermato Rosa Vespa e il marito Aqua Moses. L’operazione, tempestiva e ben coordinata, ha evitato che il sequestro della bambina potesse evolvere in un caso ancora più complesso o pericoloso per la neonata. La piccola Sofia è stata restituita sana e salva ai suoi genitori, mentre i due responsabili sono stati arrestati sul posto.

Dalle prime indagini è emerso che Rosa Vespa sarebbe stata motivata da un’ossessione patologica per la maternità, alimentata dal dispiacere per la sua impossibilità di avere figli. La donna avrebbe orchestrato l’intero piano, fingendo una gravidanza durata nove mesi e progettando il sequestro della neonata per presentarla come il “suo bambino”.

Tuttavia, il marito, Aqua Moses, sostiene di essere stato completamente all’oscuro della verità, circostanza su cui gli inquirenti stanno ancora cercando di fare piena chiarezza. Roberta Bruzzone, nota esperta di casi di cronaca, ha espresso perplessità sulla ricostruzione fornita finora. Qual è la verità? Ecco le dichiarazioni della Bruzzone nella pagina successiva.