Una piena improvvisa, una di quelle che ha seminato sconcerto in tutta l’Italia, quella del fiume Natisone, poiché l’avanzare dell’acqua si è portato via con se’ tre giovani ragazzi. Dal 31 maggio ad oggi di tempo ne è passato e Cristian Molnar, 25enne rumeno, manca ancora all’appello.
Non si trova il suo corpo, a differenza del ritrovamento delle salme di Patrizia e Bianca, avvenuto due giorni dopo la piena, che ha posto fine alla speranza dei familiari di poterle riabbracciare. La storia di questi tre giovani, stretti in un abbraccio, l’ultimo terreno, ha commosso tutti quanti noi.
Quel loro ultimo gesto ci ha strappato lacrime in quantità e avremmo desiderato un finale diverso che, col passare delle ore, sembrava ormai impossibile. Le ricerche di Cristian, sfidando le avverse condizioni meteo e i luoghi inagibili, complessi da perlustrare, sono andate sempre avanti.
Al fine di recuperare il suo corpo, uomini e mezzi hanno provato in tutti i modi a identificarlo ma, ad oggi, nulla, tra lo strazio dei familiari e di tutti coloro che sono impegnati, sul posto, a ritrovarlo.
Poco fa , la notizia che nessuno mai avrebbe voluto sentire, quella dello stop alle ricerche. Vediamo insieme cosa è accaduto nella seconda pagina e, in particolare, i motivi alla base di questa decisione che sono stati appena comunicati a mezzo stampa e che stanno facendo parecchio discutere l’opinione pubblica.