“Mi buttava l’acqua bollente”: il dramma di una bambina tormentata dalla matrigna

Una bambina è stata tormentata dalle vessazioni della matrigna per lunghissimo tempo. Alla fine ha trovato la forza di confidare le violenze ad un insegnante: ecco cosa le accadeva.

“Mi buttava l’acqua bollente”: il dramma di una bambina tormentata dalla matrigna

Un vero e proprio incubo quello che è stata costretta a vivere questa ragazzina a casa delle continue vessazioni della sua matrigna. Una inaudita ed ingiustificata violenza di tipo psicologico che ha finito per produrre pesanti ripercussioni nella vita della bambina. Bastava ben poco per far scattare l’ira della matrigna, anche un pasto non consumato del tutto.

Dopo aver sopportato ogni tipo di angheria, alla fine la bambina ha trovato la forza di aprirsi con un insegnante a scuola che, come tanti altri, avevano notato un forte senso di disagio nella propria alunna. Immediatamente si è attivata anche la macchina investigativa delle forze dell’ordine, che hanno presto portato alla luce una terribile verità: ecco il dramma di questa bambina.

Le terribili violenze

Un quadro raccapricciante quello emerso dalle indagini dei carabinieri del Commissariato di Roma, che hanno interrogato la 14enne sulle violenze subite in questi anni dalla matrigna 51enne. Oltre alle vessazioni di tipo fisico, per motivi peraltro futili, come costringerla ad una doccia bollente e successivamente a dormire bagnata solo per non aver finito di cenare, la matrigna era pressante soprattutto dal punto di vista psicologico.

Ripeteva in continuazione che ero brutta, grassa e, dopo avermi rasato i capelli a zero, mi diceva che nessun ragazzo mi avrebbe voluta”- questo uno dei passaggi più forti del racconto raccapricciante della 14enne ai carabinieri, la quale ha poi aggiunto che i suoi fratelli sono stati invece risparmiati dalle violenze della matrigna. 

Il disagio mal dissimulato della ragazzina è emerso poi all’occhio più attento di un insegnante, al quale ha poi deciso di aprirsi e raccontare quello che era costretta a subire a casa, accennando anche ad episodi di autolesionismo. Nel maggio del 2021, dopo le indagini dei carabinieri, la matrigna è stata allontanata dall’abitazione, ma a quel punto la ragazzina ha dovuto fare i conti con le reazioni di rabbia degli altri famigliari. Per questo motivo è stata poi accolta in un centro, che la mirore ha confessato di preferire alla sua abitazione: “Non ho mai pensato di tornare a casa, non è un posto dove mi troverei bene“.

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