L’inizio del 2025 è stato caratterizzato dalla presenza persistente dell’anticiclone delle Azzorre, che ha dominato l’area mediterranea e gran parte dell’Italia, garantendo condizioni di stabilità atmosferica. Sole e temperature miti, soprattutto durante le ore centrali della giornata, hanno contraddistinto i primi giorni dell’anno, facendo dimenticare, per un attimo, il rigore dell’inverno.
Tuttavia, già tra la serata di giovedì 2 e la giornata di venerdì 3 gennaio, si sono avvertiti i primi segnali di cambiamento, con l’alta pressione che ha iniziato a cedere il passo a una perturbazione proveniente dal Nord Atlantico. Il fronte perturbato ha raggiunto l’Italia settentrionale tra giovedì sera e venerdì mattina, portando piogge diffuse e un deciso calo delle temperature, particolarmente sensibile in montagna.
Neve abbondante è caduta sulle Alpi, con accumuli significativi già a partire dai 1000 metri di altitudine. La perturbazione si è poi spostata verso sud, interessando dapprima le regioni centrali e successivamente quelle meridionali, dove le piogge sono state accompagnate da venti forti provenienti dai quadranti occidentali.
Le temperature stanno subendo una graduale diminuzione, portandosi su valori più consoni alla stagione invernale. Questa variazione è particolarmente avvertita in montagna, dove l’aria fredda in arrivo sta rafforzando il manto nevoso, ma anche nelle pianure e nelle città costiere, dove il calo termico è accompagnato da un aumento della percezione del freddo a causa dei venti.
Proprio in queste ore, una tempesta invernale di notevole intensità sta colpendo diverse città italiane, facendo scattare l’allerta meteo in molte regioni. I venti di burrasca stanno causando disagi ai trasporti marittimi e aerei, mentre le autorità locali hanno predisposto misure di sicurezza per fronteggiare eventuali emergenze. Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.