Una vasta e profonda depressione atmosferica ha portato condizioni di forte maltempo su gran parte dell’Europa e continuerà a farlo fino a lunedì 6 gennaio. La perturbazione, che abbraccia un’area estesa dalla Norvegia all’Italia, ha già mostrato i suoi effetti in paesi come Gran Bretagna, Paesi Bassi e Germania, con pioggia e neve anche a basse quote.
Nelle prossime 24 ore, i fenomeni più intensi si sposteranno verso sud della Scandinavia, Polonia e Paesi Baltici, dove sono previste abbondanti nevicate fino a quote pianeggianti. Tra domenica 5 e lunedì 6 gennaio, molte città europee saranno ricoperte dalla neve. Oslo potrebbe accumulare fino a 30 cm, mentre la neve farà la sua comparsa anche in città come Berlino, Varsavia, Praga, Stoccolma, Riga, Vilnius, Tallinn e Helsinki.
Sarà uno scenario da cartolina, ma le precipitazioni potrebbero creare disagi significativi in diverse aree. L’intensità e l’estensione del fenomeno rendono questa tempesta uno degli eventi invernali più rilevanti di questa stagione. Oltre alle nevicate, la tempesta porterà venti burrascosi, con raffiche che potrebbero superare i 100-120 km/h, soprattutto nelle aree intorno al Mar del Nord.
Qui il moto ondoso sarà molto agitato, causando problemi ai collegamenti marittimi. Le autorità hanno già adottato misure di sicurezza per prevenire incidenti, mentre i collegamenti via mare sono soggetti a ritardi e cancellazioni. Anche sul Mediterraneo si registrerà un significativo rinforzo dei venti, un preludio agli effetti che si sentiranno anche in Italia. Nel nostro Paese, il ciclone porterà maltempo diffuso, soprattutto nelle regioni settentrionali e tirreniche.
Un minimo depressionario secondario si formerà sull’Italia settentrionale, causando piogge intense lungo le coste tirreniche e abbondanti nevicate sulle Alpi. La quota neve potrebbe variare, ma si prevedono accumuli significativi, che faranno la gioia degli appassionati di sport invernali, pur richiedendo attenzione per chi viaggia. I venti saranno protagonisti anche in Italia, soffiando forti dai quadranti meridionali su gran parte del territorio.