L’anno volge al termine avvolto in un’insolita quiete termica, con un sole che scalda le piazze italiane più del previsto. Tra domenica 28 e lunedì 29 dicembre, le città sembrano vivere una parentesi fuori dal tempo, immersi in un’atmosfera mite e asciutta che invita a dimenticare il calendario invernale.Nelle strade si respira un’aria di attesa, mentre le colonnine di mercurio salgono oltre le medie abituali, regalando scampoli di una primavera anticipata che però nasconde un’insidia all’improvviso.
Dietro questo velo di normalitĂ climatica, le mappe dei meteorologi iniziano a mostrare i segni di un cambiamento radicale che viaggia veloce verso la nostra penisola.Il tepore degli ultimi giorni del 2025 ha le ore contate, destinato a soccombere sotto la spinta di correnti che promettono di scuotere il silenzio di questo fine anno.
L’alta pressione sta per cedere il passo a un’irruzione di aria gelida, pronta a trasformare radicalmente il paesaggio urbano e naturale in un tempo assurdo e brevissimo.Mentre i preparativi per i festeggiamenti entrano nel vivo, l’attenzione si sposta verso l’orizzonte, dove l’inverno sembra aver deciso di riprendersi il suo trono con una forza inaspettata.

La transizione sarà netta, un vero e proprio colpo di scena che congelerà le speranze di chi confidava in un inizio d’anno all’insegna della dolcezza climatica.Le proiezioni dei modelli matematici sono diventate improvvisamente concordi, disegnando uno scenario che non lascia spazio a dubbi: il gelo è ormai alle porte. Ma non si tratterà solo di un semplice calo termico; una minaccia bianca si sta profilando, pronta a imbiancare territori che raramente vedono la fiamma del freddo così intensa.
La domanda che ora corre di bocca in bocca riguarda l’entità di questa imminente ondata e, soprattutto, quali territori verranno colpiti dal bianco mantello della neve. Tutto sembra indicare che il passaggio al nuovo anno non sarà solo una questione di brindisi, ma una sfida contro un’insidia che sta per stravolgere ogni previsione.