Melatonina per dormire: come assumerla ed effetti collaterali

Utile per chi soffre di insonnia, la melatonina è un ormone prodotto naturalmente dall’organismo. La sua assunzione come integratore o farmaco è molto comune e frequente per i benefici che apporta in maniera naturale ma può avere effetti collaterali in alcuni casi specialmente se si abusa o se si soffre di alcune patologie.

Melatonina per dormire: come assumerla ed effetti collaterali

La melatonina è un ormone prodotto dall’organismo, dall’epifisi, in grado di regolare il ciclo sonno-veglia ed è utile per chi soffre di insonnia o, in generale, di disturbi del sonno.

L’assunzione dell’ormone attraverso i farmaci o gli integratori alimentari è molto comune e frequente per i benefici che apporta in maniera naturale. Da un lato, infatti, si riconosce alla sostanza la capacità di riequilibrare il ritmo del sonno, specialmente nei soggetti che soffrono di sindrome del ritardo di fase (DSP) o di insonnia iniziale, che tendono a rimanere svegli fino a tardi, ed ancora nei casi di jet-lag. Inoltre, questa non compromette l’alternanza e i tempi delle fasi REM.

Tuttavia, sebbene non si riscontrano reazioni o dipendenze alla sostanza e si riconosce l’alta tollerabilità, sono frequenti i casi in cui le persone ne abusano nel dosaggio, ignari dei rischi e delle controindicazioni che un eccessivo consumo della sostanza provoca.

Quando si hanno problemi nel dormire la melatonina può aiutare

La melatonina è in grado di regolare il ciclo sonno-veglia

Posologia e dosaggio

Per legge, la melatonina può essere venduta come integratore senza obbligo di ricetta e come farmaco quando il dosaggio supera 1 mg per compressa. L’Unione Europea ha infatti stabilito che senza la prescrizione medica non bisogna superare la dose di 1 mg al giorno e non bisogna eccedere nell’uso ma limitarsi ad assumere l’integratore al massimo per 5 giorni.

La sostanza si può acquistare come molecola che rilascia rapidamente e completamente il principio attivo o a rilascio graduale i cui effetti saranno più prolungati durante l’arco delle ore notturne.

Generalmente si dovrebbe assumere da 1 a 5 mg al giorno dell’integratore prima di dormire per fare aumentare la presenza dell’ormone nel sangue e permettere all’organismo di rilassarsi e dormire.

Solo il medico, a seguito di una visita medica, potrà indicare un dosaggio differente senza mettere a rischio l’incolumità e la salute del proprio paziente.

L’ormone agisce quando fa buio quindi bisognerebbe prendere l’integratore prima di sera (o prima di andare a dormire), per evitare che si alteri il ritmo naturale che il corpo cerca di mantenere. È importante, quindi, affinché la sostanza faccia effetto, assumerla almeno 2 ore prima di andare a letto o l’effetto potrebbe essere opposto a quello desiderato.

La melatonina per dormire può causare mal di testa

In alcuni casi può determinare anche mal di testa

Melatonina per gli over 60

Con l’avanzare degli anni e l’invecchiamento, il corpo produce sempre meno questo ormone e di conseguenza, specialmente dopo i 60 anni, potrebbe diventare più difficile riuscire a dormire. In questi casi, si può iniziare ad assumere l’integratore con una dose non superiore ad 1 mg, 90 minuti prima di andare a dormire. In questo modo, l’organismo e il cervello avranno il tempo di assimilare la sostanza e permetterà di attivare i meccanismi del sonno.

L’ormone, però, è anche presente, sebbene in quantità limitate, anche in alcuni cibi come nella frutta (ciliegie, banane, uva, prugne), nei carboidrati (riso, cereali), nell’olio di oliva, vino e birra.

Effetti collaterali della melatonina

L’assunzione della melatonina per dormire, se consumata in dosi limitate e non continue, non determina complicazioni perché non crea assuefazione. Inoltre, non sono indicate, quando non si abusa, controindicazioni specifiche.

Il problema nasce nei consumatori cronici dell’integratore. Come tutte le sostanze, farmaci o integratori, esistono anche nel caso dell’assunzione di questo ormone degli effetti collaterali.

I sintomi più frequenti sono: mal di testa, sonnolenza diurna e vertigini.

Meno frequenti sono invece la tachicardia, la depressione, la psicosi, l’ipertensione, l’ansia, l’irrequietezza, la debolezza, i disturbi del movimento, crampi allo stomaco, reazioni allergiche, ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi), infiammazione cutanea, diminuzione della saliva.

Secondo alcune ricerche, questa potrebbe avere effetti sull’apparato riproduttivo, cardiovascolare, sul sistema immunitario e metabolico. Tuttavia, effetti ancora più rari sono l’aumento o la diminuzione del desiderio sessuale, sbalzi d’umore, svenimenti, anomalie nel sangue, eccessivo bisogno di bere, crampi notturni.

Non bisogna eccedere nell'uso della melatonina

L’integratore di melatonina non deve superare le dosi consigliate

Controindicazioni

I medici e i pediatri suggeriscono cautela nell’assunzione della melatonina alle donne in gravidanza, in allattamento e nei bambini perché ad oggi non esistono sufficienti dati che dimostrano sicurezza nell’uso della sostanza. Per questo motivo, prima di assumerla è importante chiedere il parere del proprio medico o del pediatra.

Cautela è fondamentale anche per chi soffre di pressione alta e di diabete, perché aumenta il rischio di coagulazione del sangue, ed ancora per chi soffre di depressione ed epilessia o per chi assume farmaci antidepressivi, ansiolitici, sonniferi e per chi soffre di allergie o intolleranze alimentari.

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