Dopo qualche mese passato in sordina, i virologi italiani sono tornati alla carica per parlare di questo nuovo virus che preoccupa il mondo. Continuano lentamente ad aumentare i casi di vaiolo delle scimmie in tutto il mondo, secondo le stime uffaciali sono stati individuati ormai oltre 1000 casi.
Il noto infettivologo Matteo Bassetti è tornato a farsi sentire dalle sue pagine social in merito all’attuale stato del contagio. Già tempo addietro aveva previsto che si sarebbe arrivati ad una situazione del genere, perciò ora è tornato alla carica provando a dettare le linee guida di ciò che si dovrebbe fare: ecco cosa ha detto.
L’annuncio di Bassetti
Dal suo profilo Instagram Bassetti ha esclamato piuttosto ringalluzzito: “Vi avevo detto che saremmo arrivati a migliaia di casi!“. Era il 2 giugno quando effettivamente il primario del San Martino di Genova aveva previsto quanto segue: “837 casi di vaiolo delle scimmie in 37 paesi. In un solo giorno i casi sono cresciuti del 15% con 22 casi in Italia, che è al nono posto al mondo. Di questo ritmo, i casi raddoppieranno (o forse anche più) in tutto il mondo, in meno di una settimana””.
Secondo il noto infettivologo non ci sarebbe tempo da perdere e occorre subito rispolverare alcuni vecchie abitudini della pandemia da covid: isolamento dei contatti e dei casi più stretti. Le parole di Bassetti suonano davvero come un drammatico deja vu, si tratta di ‘mantra’ già ripetuti all’inversimile nel corso degli ultimi anni. E’ possibile trovarsi nuovamente all’alba di una nuova pandemia?
A chi lo accusa di fare allarmismo, Matteo Bassetti risponde senza mezzi termini: “Il problema non è fare il bollettino o allarmare la gente, ma prendere tutti consapevolezza che dobbiamo e possiamo fermare la sua diffusione. Sensibilizzando l’opinione pubblica a farsi visitare da uno specialista di malattie infettive se compaiono pustole o vescicole strane sulla pelle. Prima identifichiamo i casi sospetti, prima fermeremo questa epidemia”. Neppure il tempo di gioire per essere riusciti a rallentare sensibilmente l’andamento dei contagi da Covid, che ecco ripresentarsi un nuovo nemico invisibile da combattere con le stesse tragiche armi.