Matteo Bassetti lancia l’allarme: "Rischiamo 20 milioni di casi: i sintomi sono diversi" (2 / 2)

Il responso è arrivato chiaro e inequivocabile, fissando un potenziale record di contagi stagionali per la popolazione italiana. A lanciare l’allarme e a firmare la drastica previsione è stato il professor Matteo Bassetti, una figura chiave nell’ambito delle patologie trasmissibili.

Secondo la dichiarazione dell’esperto, il Paese “rischiamo 20 milioni di casi”, un volume che, se confermato, metterebbe a dura prova la tenuta del sistema ospedaliero in tutte le regioni. Questa ondata massiccia ha un nome noto, ma un’aggressività che non deve essere sottovalutata: il virus dell’influenza. La minaccia non è ignota, ma l’intensità e l’anticipo con cui si sta manifestando sollevano preoccupazioni specifiche.

Di fatto, l’inverno vero e proprio non è ancora arrivato, ma il patogeno ha già iniziato la sua corsa nella popolazione. Questo timing inusuale richiede un intervento rapido e l’adozione di misure preventive per proteggere soprattutto le categorie più fragili.

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Davanti a questo scenario, il messaggio del professore non si limita a un calcolo probabilistico, ma si traduce in un avvertimento fondamentale per tutti gli italiani: la necessità di un impegno collettivo per limitare la circolazione del contagio e ridurre l’impatto di un’emergenza che rischia di paralizzare l’intero Paese.

Si tratta, in sostanza, di anticipare la prevenzione in un anno che si preannuncia come uno dei più complessi per la salute pubblica recente. Importante secondo Bassetti resta la vaccinazione soprattutto per quanto riguarda i soggetti più fragili. “Non chiamiamola influenza giapponese perché sarebbe un errore. Si tratta dello stesso virus H3N2 che l’anno scorso circolava in Australia. Quest’anno è solo comparso prima altrove” – ha riferito Matteo Bassetti.