Dopo oltre due anni drammatici, questa pandemia non sembra proprio voler chiudere i battenti, almeno secondo le parole degli illustri virologi, o presunti tali, che affollano i programmi televisivi. Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, continua a parlare con un certo allarmismo della situazione sanitaria attuale in Italia. Un nuovo grave pericolo starebbe per incombere nuovamente.
Il noto infettivologo, si presenta in tv con un evidente paio di occhiali scuri, in quanto reduce da un’operazione alla cataratta. Ancora una volta portavoce di brutte notizie, mostra a tutti i risultati delle nuove ricerche scientifiche che non sembrano presagire niente di buono. Gli italiani devono stare ancora in guardia: ecco perchè.
Cosa ha rivelato
In un’intervista rilasciata a ‘La Stampa‘, il professore ordinario di Malattie infettive, rivela un’altra inquetante scoperta. Gli ultimissimi lavori scientifici avrebbero scoperto una nuova variante del coronavirus: la sottovariante XE. Per Galli, ora il rischio di infezione sarebbe altissimo anche per i vaccinati con 3 dosi, e devono stare molto allerta i fragili e le persone anziane.
La ripresa dei contagi sarebbe da imputare, in gran parte, a questa nuova variante che, come spiega, si sarebbe generata in questo modo: “Probabilmente dall’infezione concomitante di Omicron 1 e 2 in qualche organismo dove hanno ricombinato le loro caratteristiche genetiche in una sottovariante”. Purtroppo, essendo sostanzialmente un virus nuovo, questa nuova variante sarebbe in grado di aggirare la protezione fornita dai vaccini: “Ma rispetto a prima rischiano di più anche i vaccinati, poi dipende molto di chi si tratti. Xe è quasi un virus nuovo rispetto a quello per cui i vaccini sono stati creati per cui, in particolare nei soggetti anziani e fragili, si possono verificare più difetti della protezione, anche dopo la terza dose”.
Alla luce di queste considerazioni, per l’infettivologo risulta inaccettabile come il governo abbia deciso di aprire tutto: “Sbagliato togliere le restrizioni, 140 morti al giorno sono inaccettabili”. Per combattere questa nuova minaccia, Galli non ha dubbi, sarà necessaria la quarta dose, innanzitutto ai fragili e agli anziani, ma più in là non si esclude che occorrerà somministrarla nuovamente a tutti.