L’interrogativo, lanciato in diretta, ha subito innescato una cascata mediatica, focalizzando l’attenzione su quanto sia appropriato, in un programma di intrattenimento, svelare il dispiacere privato di un amico. Il gesto di Filippo Magnini, concorrente in gara, nasce da un legame profondo, forgiato non solo nell’acqua ma in anni di confidenza, come ha tenuto a precisare il nuotatore.
L’intenzione era palesemente quella di mandare un messaggio di sostegno, un abbraccio pubblico a Massimiliano Rosolino, presente in studio nelle vesti di inviato per lo show di Milly Carlucci.Magnini ha fatto riferimento a un periodo estremamente difficile per l’olimpionico, descrivendolo come un momento di grande prova e di impegno costante in una “battaglia che nessuno sa”.
Pur non specificando mai la natura del frangente delicato, né fornendo alcun dettaglio, la dichiarazione ha avuto il merito di illuminare un aspetto cruciale della vita di un personaggio pubblico: dietro l’immagine televisiva, la persona continua a lottare. La commozione dell’amico, dunque, è stata l’unico dettaglio concreto in grado di superare la barriera emozionale, concentrandosi sull’emergenza emotiva del gesto.
Il fatto ha subito polarizzato l’opinione pubblica sul tema della privacy. C’è chi ha lodato l’emozione di Magnini, un atto d’amore e vicinanza umana, e chi si è chiesto se l’amico abbia superato il limite invisibile della riservatezza, esponendo una condizione che l’altro aveva scelto di mantenere segreta.
La questione che attanaglia Rosolino potrebbe riguardare Natalia Titova, compagna del nuotatore con la quale quest’ultimo starebbe attraversando un momento difficile. La coppia si è conosciuta nel 2006 proprio sulla pista di Ballando con le Stelle.
In ogni caso, in un mondo dove la maschera della perfezione è la norma, l’episodio ha rivelato che anche gli eroi dello sport e della TV affrontano le loro situazioni lontano dal grande pubblico, meritevoli di dignità e silenzio.