Marmolada: prima un forte boato e poi un nuovo crollo. Ecco cosa sta succedendo

Nuovo crollo sulla montagna teatro della tragedia del 3 luglio scorso, da allora interdetta agli escursionisti. Vediamo che cosa è successo in queste ore, allarme massimo.

Marmolada: prima un forte boato e poi un nuovo crollo. Ecco cosa sta succedendo

Tutti gli italiani hanno in mente ancora la tragedia avvenuta il 3 luglio scorso sulla Marmolada, montagna che si trova tra le provincie di Trento e Belluno. Come si sa alcuni escursionisti che risalivano il sentiero che porta in vetta sono stati travolti improvvisamente da un seracco di ghiaccio che si è staccato dalla sommità della montagna cadendo a valle a velocità impressionante. La massa di neve e ghiaccio ha travolto chi si trovava sul sentiero. Purtroppo una decina di persone sono morte a altrettante sono rimaste ferite, alcune anche in maniera grave. 

Un dramma che ha sconvolto l’Italia intera quello avvenuto sulla Marmolada. Sono impressionanti le immagini riprese da alcuni turisti che fanno vedere il distacco della massa di neve che cade e travolge l’area del sentiero. In queste ore la montagna in questione è stata teatro di un nuovo crollo, vediamo cosa è successo nel dettaglio.

Nuovo crollo sulla Marmolada

Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, nella giornata del 17 luglio c’è stato un altro crollo sulla Marmolada. Ad essere colpito questa volta è stato il versante sulla destra orografica del massiccio. L’allarme è stato lanciato dal gestore di un rifugio che ha visto la massa di ghiacchio staccarsi.

Dobbiamo precisare, questo per dovere di informazione, che dal 3 luglio scorso la Marmolada è interdetta agli escursionisti, in quanto il ghiacchio presente sulla sommità è instabile a causa delle alte temperature, e potrebbe provocare crolli da un momento all’altro, come accaduto in queste ultimissime ore. 

“Dalle prime rilevazioni aeree si stima che il crepaccio abbia una larghezza di circa 200 metri per un spessore tra i 25 ed i 35 metri. Le attività di osservazione del ghiacciaio proseguono non stop tramite laser e interferometro” – così fa sapere la Provincia. Secondo gli esperti la situazione in questione dipende moltissimo dal cambiamento climatico.

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