Susanna Galeazzi è figlia d’arte, il suo cognome rimanda subito alla mente il grande Giampiero, indimenticato giornalista che ha tracciato un solco profondo nel mondo del giornalismo sportivo. Come dimenticare le sue leggendarie interviste a bordo campo a campioni del calibro di Maradona e Platini, o le sue appassionate telecronache sul canottaggio.
Il noto giornalista sportivo è spirato purtroppo lo scorso anno, a novembre, lasciando un vuoto profondo nel mondo del giornalismo e non solo. A piangerne la scomparsa anche i suoi più grandi amici e colleghi, come appunto Mara Venier. A tal proposito, Susanna Galeazzi non avrebbe gradito ciò che ha fatto la conduttrice subito dopo la sua morte: vediamo di cosa si tratta.
Le accuse di Susanna
Come il papà Giampiero, anche Susanna ha voluto percorrere le sue orme intraprendendo la strada del giornalismo, attualmente lavora per la prestagiosa redazione del TG5. In una recente intervista la donna ha espresso parole al veleno contro la nota conduttrice Mara Venier, in cui ha messo in dubbio persino la sincerità del suo affetto per il padre.
A finire sotto accusa, in particolare, il fatto che subito dopo la morte del noto giornalista la Venier abbia mostrato poca sensibilità nei confronti della famiglia del defunto a Domenica In: “Il giorno dopo la morte ha fatto una trasmissione da vedova sconsolata invitando a parlare di mio padre Marino Bartoletti che doveva presentare un suo libro e altri che non erano esattamente suoi amici…Nessun riferimento alla famiglia da parte di Mara…Nessun messaggio di condoglianze, nemmeno a mia madre”.
La figlia di Galeazzi non ha nascosto il suo risentimento verso la conduttrice Rai, rea a suo dire di essersi dimenticata di rivolgere un pensiero alla famiglia di quell’uomo che ha sempre considerato come un grande amico. “Mio padre sarebbe rimasto molto sorpreso e amareggiato“– ha rincarato la dose Susanna, che non ha risparmiato frecciatine anche ai danni di Marino Bartoletti, un collega del padre che non si comportò bene con lui: “Non lo trattò bene, per usare un eufemismo…“.