Il protagonista di questa vicenda è un viaggiatore croato di 48 anni che aveva deciso di trascorrere le vacanze in Congo, sicuramente non una delle mete turistiche più comuni. Ogni posto del mondo merita però di essere visitato e può rivelare delle affascinanti sorprese, sia positivamente che in termini di spiacevoli imprevisti.
Questo 48enne ha fatto i conti soprattutto con questa seconda ipotesi. Amante del buon cibo e della gastronomia, non ci è voluto molto a convincerlo a farsi servire un piatto molto particolare della cultura locale. Si trattava di un piatto a base di banane, quindi non poteva essere così preoccupato su quello che poteva capitargli.
Peccato che si è fidato troppo degli abitanti del posto, i quali gli avevano omesso un dettaglio non di poco conto, e cioè che all’interno di questo piatto fosse presente anche cacca di scimmia. Secondo la cultura congolese non vi sarebbe nulla di preoccupante, perchè riterrebbero la cacca di scimmia come una sorta di toccasana.
A non pensarla allo stesso modo sono, invece, le autorità sanitarie, che sconsigliano nella maniera più assoluta di consumare questo tipo di cibi a rischio. Se ne è subito accorto questo sfortunato turista che, ad appena poche ore dopo aver consumato questo piatto ‘prelibato’, ha iniziato a sentirsi male.
E’ stato preso in cura dai sanitari del posto e a stento sarebbe riuscito a ritornare in patria. Attualmente si troverebbe ancora sotto stretta osservazione anche in Croazia, dove continua ad accusare dei sintomi fastidiosi. Naturalmente non è in pericolo, ma non c’è dubbio che abbia appreso molto da questa esperienza.