
Decine di segnalazioni continuano ad arrivare da Torino, dove alcuni testimoni affermano di aver visto un ragazzo dall’aspetto compatibile con quello di Alessandro aggirarsi tra i senzatetto del centro città , in particolare tra Piazza San Carlo e la zona della stazione di Porta Susa.
Le indagini della Polizia di Stato e della Procura di Modena tengono aperto il fascicolo sulla base dell’ipotesi di allontanamento volontario, ma senza escludere altre piste. Mentre la madre ha deciso di recarsi personalmente a Torino per verificare di persona ciò che le numerose segnalazioni lasciavano presagire, la sua associazione di volontariato (Nostos International Italia ODV) lavora instancabilmente per vagliare ogni indizio.
In queste ore la clamorosa svolta. Un’improvvisa chiamata all’alba ha riacceso la speranza nel lungo e tormentato caso della scomparsa di Alessandro Venturelli, il giovane di Sassuolo scomparso dal 5 dicembre 2020. Alle 5:40 di mattina, la madre, Roberta Carassai, ha ricevuto una chiamata anonima da un numero privato: dall’altro capo, una voce appena sussurrava «mamma, mamma», poi il silenzio e la linea che si interrompe.

La telefonata ha gettato la donna nello sconcerto: «Sono rimasta paralizzata, non sono riuscita a dire nulla», ha raccontato. Tra gli elementi più recenti vi è una fotografia, arrivata da Torino, in cui si vede un uomo con barba trasandata, capelli lunghi, avvicinato ad una mensa: «Potrebbe essere lui, proprio per la mano, la postura», ammette Carassai, sebbene ammettendo cautela. Anche questa pista – come molte altre – non è al momento confermata: «Questa volta potrebbe davvero essere “Alle”», dice la madre, ma specifica che occorre conferma certa.
Con cinque anni ormai trascorsi da quel giorno, la famiglia non ha mai smesso di cercare, tenendo vivo l’appello al pubblico e alle forze dell’ordine: ogni segnalazione può rivelarsi decisiva. In attesa che emergano elementi verificati, quella telefonata dal numero anonimo getta un’ombra e un barlume di speranza sul caso ancora aperto di Alessandro Venturelli.