Malori improvvisi per oltre 50 persone: ecco cosa è successo

Una assurda situazione si è verificata in una nota località italiana, per le persone coinvolte sono state gravissime le conseguenze. Vediamo che cosa è accaduto.

Malori improvvisi per oltre 50 persone: ecco cosa è successo

Può capitare a tutti di sentirsi male. Molto spesso capita infatti che le persone abbiano bisogno di cure per alcuni fastidi che si avvertono. In questo periodo segnato dalla pandemia di Covid-19 tantissimi sono stati i pazienti curati negli ospedali, ma ogni giorno nei Pronto Soccorso italiani arrivano tantissime persone affette da altre patologie. Ma quello che è accaduto in una nota località italiana ha davvero dell’incredibile e ha rischiato di avere gravissime conseguenze. 

Come si sa quando si ingerisce qualsiasi cibo bisogna stare molto attenti. Ma di certo non ci si aspetta che quando si va a mangiare in un ristorante stellato possano accadere degli incidenti. Ed è proprio questo che è successo negli scorsi mesi in un noto locale situato in provincia di Verbania (di cui per privacy non riporteremo la ragione sociale). I fatti che vi stiamo per raccontare sono avvenuti durante la festa per un matrimonio. Vediamo cosa è accaduto. 

Matrimonio finito male

A luglio scorso una coppia di sposi stava festeggiando assieme ad una cinquantina di invitati il loro matrimonio. Per l’occasione avevano scelto un ristorante stellato che si trova sul lago di Mergozzo a Verbania. Doveva essere un giorno di festa e giubilo, ma ben presto il momento si è trasformato in un incubo.

Sposi e invitati si sono infatti sentiti male, tanto che la coppia che aveva appena celebrato il matrimonio è stata costretta a recarsi addirittura al Pronto Soccorso a causa di una intossicazione alimentare. Diverse persone hanno avuto malori per circa una settimana, altri invece hanno riportato conseguenze meno gravi. A questo punto un ingegnere e un’avvocata presenti alla festa hanno sporto denuncia contro il locale. La Pocura della Repubblica di Verbania ha aperto un fascicolo di inchiesta per commercio di sostanze alimentari nocive e dato una proroga alle indagini preliminari di altri sei mesi.

La stuttura ha chiarito quanto accaduto e si è messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. “In ogni caso è stato accertato che il nostro ristorante ha rispettato tutti protocolli e non a caso la problematica ha avuto origine da un alimento – vongola – utilizzato per guarnire una pietanza e non da noi trattato, ma acquistato tal quale direttamente dal produttore” – così aveva spiegato il locale. L’alimento è stato trovato contaminato da un virus presente già al momento di consegna delle confezioni.

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