Se pensavamo che il caso Montesano e tutta la bufera che ne è conseguita, fosse stato risolto, ci sbagliavamo, in quanto proprio colei che, sui social aveva fatto notare la famosa e “incriminata” t-shirt della Decima Mas indossata dal comico, nelle scorse ore, è stata colpita da un grave lutto.
Mi riferisco alla giornalista e giudice del talent Selvaggia Lucarelli che piange la scomparsa della madre 79enne Nadia, che soffriva dal 2018 del morbo di Alzheimer. Su Today.it, la stessa Lucarelli aveva manifestato la sua più che legittima preoccupazione per la l’anziana mamma in quanto era stata contagiata dal Covid e, per questo motivo, ricoverata all’ospedale a Sesto San Giovanni.
Una forte preoccupazione, quella che Selvaggia ha manifestato apertamente sui social, condividendo le sue sensazioni con i numerosi follower, che le hanno subito rivolto pensieri molto toccanti e le hanno dimostrato il loro supporto. La Lucarelli era in pensiero, in quanto né i medici , né gli infermieri, le avevano fornito informazioni sullo stato di salute della madre, denunciando, con il suo solito fare sempre molto schietto, che Nadia fosse stata abbandonata a se stessa, da quando era stata trasferita dalla rsa di Milano in cui viveva da diversi anni, presso il nosocomio.
La 79enne inoltre era impossibilitata a parlare per colpa della malattia e non aveva un telefono ed anche se l’avesse avuto non avrebbe saputo come usarlo. Ieri mattina, 19 novembre 2022, è arrivato il triste annuncio da parte della giornalista: “Questa mattina presto mia madre, Nadia, è morta. È morta di Covid e di compromessi. I compromessi che tutti abbiamo accettato per continuare a vivere, lasciando inevitabilmente indietro qualcuno. Quelli come lei, nella maggior parte dei casi: i fragili. Non sono arrabbiata, perché io stessa ho ripreso il passo veloce di chi ha urgenza di vivere”.
Una notizia straziante, affidata ad Instagram. Il post è proseguito così: “So che mia madre, che era prima di tutto una donna generosa, sempre in pena per il mondo, avrebbe barattato, anche consapevolmente, il suo sacrificio per il nipote che torna a scuola, per me che torno a viaggiare, per suo marito che può passeggiare nel parco, per la vita di tutti che ricomincia a germogliare. Mi piace pensare che se ne sia andata all’alba per questo: per salutarci tutti e augurarci una bella giornata, ‘correte, non vi preoccupate per me’. Come era lei, come ha vissuto”. Tutte le mie più sincere condoglianze alla Lucarelli e alla sua famiglia.