Un nuovo femminicidio occupa, purtroppo, le pagine di cronaca nazionale, aumentando il già lungo elenco di donne fatte fuori in modo efferato in Italia. La 43enne Amina Sailouhi è stata raggiunta da numerosi fendenti, inferti dal marito 50enne Khalid Achak, e non ha avuto scampo.
L’uomo attualmente è detenuto presso uno dei massimi penitenziari italiani, quello di San Vittore con l’accusa di delitto aggravato. Il tutto si è consumato sotto gli occhi della figlia che ha assistito al decesso della madre. La storia di Amina è davvero forte e per ricostruirla, occorre andare indietro nel tempo.
Già nel novembre 2022 la donna aveva denunciato il marito per vessazioni, rifiutando di trasferirsi in una casa protetta con la figlioletta. Gli inquirenti non avevano ritenuto sussistenti esigenze per chiedere per lui una misura cautelare.
Purtroppo Amina è stata fatta fuori, nessuno è riuscito a fermare la furia del marito, tradotto in cella ma, di ora in ora, sul femminicidio , verificatosi a Settala, alle porte di Milano, emergono nuovi particolari davvero inquietanti e da brividi.
La bimba che ha visto il padre togliere la vita alla mamma, ha urlato: “Papà, ricord…”. Ricostruiamo l’accaduto, nella pagina successiva del nostro articolo ,dal momento che la vicenda sta assumendo contorni sempre più agghiaccianti e sconcertanti, come avrete modo di constatare.