Il mondo della cronaca, purtroppo, non può esimersi dal raccontare i casi più forti, quelli che scuotono la collettività, che fanno venire la pelle d’oca. Ci toccano dal profondo, in quanto di mezzo ci sono i minori, bambini che sarebbero potuti essere nostri figli, nipoti, figli dei nostri amici.
Ecco che, chi è dotato di sensibilità, non può non immedesimarsi in quello che i genitori orfani stanno provando. Come si può ditemelo, sopravvivere al decesso di un figlio? Da sempre, un figlio che lascia la dimensione terrena prima di un padre o di una madre, è un evento considerato contro natura.
Proviamo, per pochi istanti, a metterci nei panni di chi ha donato la vita e se l’è vista strappata. E’ una sofferenza estrema, inconcepibile, che rimbalzando di testata in testata, ci mostra una nazione stretta, in un abbraccio virtuale, attorno ai familiari di chi non fa più parte di questo mondo.
Interminabili i messaggi di cordoglio che continuano ad arrivare. Sono messaggi struggenti, commossi, per un una piccola divenuta troppo presto un angelo, la cui storia, come un colpo al cuore, è arrivata nelle nostre case e sotto i nostri occhi, invitandoci ad una profonda riflessione.
Lucia ci ha lasciato a soli 11 anni, nel giorno del suo compleanno. Vediamo insieme cosa le è accaduto nella seconda pagina del nostro articolo poiché il suo è davvero un racconto da brividi, che sembrerebbe uscito dalla mente di un regista drammatico, pur essendo cruda realtà.