Lucia, atti contro volontà e tolta alla vita a 16 anni con un palo: per i giudici era consenziente (2 / 2)

Tra i tanti casi di cronaca che hanno fatto scalpore non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo c’è quello di Lucia Perez. Si tratta di una donna che in Argentina è finita in ospedale dopo aver subito atti contrati alla sua volontà.

L’8 ottobre 2016, Lucia, sedici anni, studentessa di quinta superiore di una famiglia di modesta estrazione sociale viene infatti costretta contro la sua volontà a subire atti intimi contro la sua volontà, addirittura i responsabili dell’episodio pare abbiano utilizzato anche un palo.

La ragazzina purtroppo non ce l’ha fatta ed è deceduta. Era stata lasciata vicino al pronto soccorso dove alcuni soggetti avevano riferito ma con parole molto scarne e a tratti incomprensibili che la ragazzina avesse fatto un uso smoderato di sostanze stupefacenti.

Adesso arriva la sentenza che ha sconcertato tutto il Paese sudamericano ma non solo. Per la difesa degli indagati infatti Lucia sarebbe deceduta al termina di un rapporto intimo estremo che lei secondo la difesa sempre avrebbe accettato. E nonostante i giudici in un primo momento avessero effettivamente affermato che Lucia era stata costretta contro la sua volontà, hanno poi cambiato versione.

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Anche per i giudici che hanno seguito il processo i due indagati sarebbero innocenti e sono stati fatti uscire dal penintenziario. I sue sono stat dichiarati solo colpevoli di aver commerciato sostanze illegali stupefacenti ma non del delitto della giovane. In Argentina sono scattate immediatamente le polemiche dopo questo gravissimi episodio.

Vedremo come proseguirà la vicenda in questione.