L’ordinanza è stata firmata poco fa. L’accensione dei riscaldamenti e dei termosifoni è stata rinviata

Il sindaco ha appena firmato l'ordinanza: i riscaldamenti e termosifoni rimarranno ancora spenti per molto. La misura sta già facendo discutere: ecco quando sarà possibile accenderli.

L’ordinanza è stata firmata poco fa. L’accensione dei riscaldamenti e dei termosifoni è stata rinviata

L’ultimo anno si sta rivelando un vero e proprio supplizio per quanto riguarda i costi delle bollette di luce e gas. Le famiglie e le imprese italiane continuano a patire costi più che raddoppiati delle utenze energetiche, per questo motivo il nuovo governo targato Giorgia Meloni è già al lavoro per far fronte a questi enormi disagi.

Tra le misure prospettate dall’esecutivo c’è quello di garantire un bonus energetico per le famiglie con limiti reddituali più bassi, con l’obiettivo, da approvare nella prossima finanziaria, di estendere sempre di più questi aiuti. Un’altra strategia, che si sta intraprendendo perlopiù a livello locale, è quella di ridurre arbitrariamente i consumi con ordinanze mirate: ecco cosa ha deciso il sindaco di Roma.

L’ordinanza di Gualtieri

E’ di poco fa la notizia dell’ordinanza firmata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, diretta a contenere i consumi di gas nella Capitale. Si tratta di direttive che entreranno in vigore dal 21 novembre e riguardano le seguenti indicazioni: i nuovi limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione dei termosifoni e di durata del periodo di riscaldamento.

Innanzitutto il sindaco ha disposto la riduzione del periodo di accensione per tutti gli impianti termici presenti nel territorio della Capitale dal 21 novembre 2022 al 31 marzo 2023. In secondo luogo si stabilisce la possibilità di accendere giornalmente i termosifoni per un massimo di 10 ore giornaliere, comprese tra le 5 e le 23.

L’ordinanza di Gualtieri entra nel merito persino della temperatura consentita, stabilendo la riduzione di un grado, da 20 a 19 gradi, negli uffici pubblici, privati e nelle case; mentre per le attività industriali e artigianali si ammette una temperatura massima di 17 gradi. Il sindaco romano ha voluto così derogare in parte il decreto ministeriale che disponeva già delle indicazioni nel merito del contenimento dei consumi energetici, rendendo ancora più stringenti alcuni vincoli.

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