L’ora legale, introdotta per ottimizzare l’uso della luce naturale e risparmiare energia, è una pratica adottata da molti Paesi in tutto il mondo. Consiste nello spostare le lancette degli orologi un’ora in avanti durante i mesi primaverili ed estivi, per sfruttare al massimo la luce solare nelle ore serali. In Italia, l’ora legale entra in vigore l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre, quando si ritorna all’ora solare.
L’idea di modificare l’orario per risparmiare energia risale al Settecento, ma fu adottata su larga scala solo durante la Prima guerra Mondiale, per ridurre il consumo di carbone. In Italia, l’ora legale fu introdotta per la prima volta nel 1916 e da allora è stata utilizzata con alcune interruzioni, diventando definitiva nel 1966. Oggi, oltre 70 Paesi nel mondo adottano questa pratica, seppur con date e modalità diverse.
I principali vantaggi dell’ora legale sono legati al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2. Secondo stime, spostare le lancette avanti di un’ora permette di sfruttare meglio la luce naturale, riducendo il consumo di elettricità per l’illuminazione. Inoltre, le giornate più lunghe favoriscono le attività all’aria aperta, con benefici per il commercio, il turismo e il benessere psicofisico delle persone.
Tuttavia, l’ora legale non è esente da critiche. Il cambio dell’orario può causare disturbi temporanei del sonno e del ritmo circadiano, con effetti negativi sulla concentrazione e sull’umore, specialmente nei giorni successivi al passaggio.
Quest’anno sembra esserci però una grossa novità in merito al ritorno all’ora legale. A quanto pare saremo costretti a spostare le lancette con largo anticipo quest’anno. Un cambio di rotta improvviso rispetto alla regola classica. Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.