La scomparsa del piccolo Domenico Gallo ha sconvolto Locorotondo e, di riflesso, l’Italia intera che , per nove ore, ha pregato ma ha anche collaborato nelle ricerche del minore. La tranquillità di questa stupenda città turistica in provincia di Bari, piena di vacanzieri, specie in questo periodo dell’anno, di colpo, è stata rotta dalla notizia della scomparsa del piccoletto.
Dalle 11 del mattino, sino al tardo pomeriggio, il suo destino è stato appeso ad un filo, mentre le ricerche sono proseguite a ritmo serrato, per poter restituire l’infante, sano e salvo, ai suoi genitori. Per fortuna, alle ore d’ansia, di angoscia, di vero e proprio incubo ad occhi aperti, sono seguite quelle della gioia, del pericolo scampato.
Domenico è stato ritrovato a circa 5 chilometri da casa, quella in cui stava giocando in giardino, in una zona rurale, quando di lui si sono perse le tracce. E’ stata la mamma, non vedendolo, a dare l’allarme e a far scattare la macchina delle ricerche, col dispiegamento di uomini ma anche di mezzi, droni e unità cinofile.
Lo si è cercato battendo l’area in lungo e in largo, sino alla lieta notizia, quella che non aspettavamo altro che ricevere dopo ore di angoscia.
Le parole pronunciate dal piccolo Domenico Gallo, però, lasciano un punto interrogativo .Vediamo insieme perché nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che il caso sta tenendo tutti col fiato speso, oltre a generare una marea di domande cui occorrerà far chiarezza.