"Lo spietato boss è morto in carcere". La notizia improvvisa è arrivata poco fa

Poco fa è arrivata una notizia che ha lasciato tutti gli utenti letteralmente senza parole. Un boss è morto in carcere. Vediamo di chi si tratta e cosa è accaduto,

"Lo spietato boss è morto in carcere". La notizia improvvisa è arrivata poco fa

Un 2023 caratterizzato da clamorosi colpi di scena sul fronte della giustizia. Abbiamo assistito alla fine di una latitanza trentennale, quella di Matteo Messina Denaro.

Eppure il blitz che lo ha tratto in arresto non è stata l’unica notizia riguardante un boss. Poco fa, ne è giunta un’altra; riguardante un boss deceduto nella cella del carcere. Vediamo di chi si tratta e cosa gli è successo.

L’accaduto 

Ormai dell‘arresto di Matteo Messina Denaro ne hanno parlato tutti i siti. Le immagini del padrino di Castelvetrano, provato dalla malattia, nel momento in cui è finito in manette, nella clinica La Maddalena di Palermo in cui si stava sottoponendo a sedute di chemioterapia, hanno fatto il giro del mondo. Sappiamo che è al 41-bis nel carcere aquilano ma questa non è l’unica notizia riguardante un boss perché se l’erede di Totò Riina e Bernardo Provenzano, è stato consegnato alla giustizia, un altro boss è morto poche ore fa. 

Messima Denaro è, ad oggi, il depositario di segreti riguardanti fatti di cronaca efferata italiana che popolano i libri di Giusprudenza, come le stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, in cui sono stati uccisi i giudici Falcone e Borsellino. Le organizzazioni criminali, purtroppo, non si esauriscono a Cosa Nostra. Basti pensare alla ‘Ndrangheta, originaria della Calabria e ritenuta l’unica organizzazione criminale presente in tutti e cinque i continenti mondiali.

Sulla “GazzettadiParma.it” , poche ore fa, abbiamo appreso del decesso di Giuseppe Nirta, boss della ‘ndrina Strangio di San Luca, in provincia di Reggio Calabria, spentosi nel carcere di Parma, in cui era detenuto dal 2016 in massima sicurezza. Arrestato a Locri, in provincia di Reggio Calabria, nel 2008, era stato coinvolto nella faida di San Luca ed era considerato uno dei principali latitanti della ‘Ndrangheta. La scorsa settimana era stato ricoverato a causa di alcuni problemi cardiaci e stamattina si è spento a 83 anni. 

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