Liliana Resinovich, lo cercava con il telefono prima della tragedia

Ci sono novità per quanto riguarda il caso che sta tenendo con il fiato sospeso l'Italia intera, la notizia shock ha stupito adesso tutti gli italiani. Vediamo che cosa è accaduto.

Liliana Resinovich, lo cercava con il telefono prima della tragedia

In Italia ci sono molti casi di cronaca che ancora attendono una soluzione. Uno di questi è quello di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni scomparsa lo scorso dicembre da Trieste e poi rivenuta senza vita il 5 gennaio 2022 nei pressi di uno boschetto vicino l’ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste. Il suo corpo era avvolto in alcuni sacchi neri. La vicenda, ancora ad oggi, presenta molti lati oscuri che debbono essere chiariti. 

Nella trasmissione “Quarto Grado” nelle scorse settimane si è discusso anche circa l’ipotesi che la donna possa essersi suicidata, ipotesi che viene presa anche in considerazione dagli inquirenti. La famiglia della donna però non crede a questa ipotesi, e si sta battendo per cercare la verità. Neanche il marito Sebastiano Visentin crede che sua moglie possa essersi tolta la vita, in queste ore però sono arrivate altre informazioni molto dettagliate.

Lo cercava prima della tragedia

In questi mesi attorno alla scomparsa della 63enne ritrovata poi cadavere si sono susseguite tutte le ipotesi possibili e immaginabili. Tra queste quella che ella avrebbe avuto una relazione con Claudio Sterpin, considerato il suo amante. Vista la relazione con quest’ultimo la Resinovich, secondo alcune informazioni trapelate sulla stampa, avrebbe voluto divorziare da Sebastiano. 

L’uomo ha affermato in una intervista per la stampa che “Claudio voleva qualcos’altro e lei in qualche modo non sapeva come uscirne da questa storia” – queste erano state le sue parole alla stampa nazionale diversi giorni fa. Adesso però una notizia rischia di cambiare le carte in tavole e forse dare una svolta al caso. 

Al vaglio degli inquirenti ci sono le ricerche che la Resinovich avrebbe fatto sul cellulare prima della tragedia. Secondo “Quarto Grado” la donna avrebbe cercato informazioni su “come divorziare senza avvocato” e “quanto tempo per ottenere un divorzio”, unitamente all’affitto di un appartamento a Trieste compreso tra i 40 e i 60 metri quadri. La Procura nel frattempo si dice indignata contro chi continua a diffondere queste notizie.

“Siccome si tratta di attività segreta sono semplicemente indignato con chi continua a divulgare queste cose. Non con i giornalisti, sia chiaro, che continuano a fare il loro lavoro. Sono indignato con chi evidentemente, invece di tenere la bocca chiusa come il buon senso e il rispetto verso la Resinovich imporrebbe, continua a blaterare scemenze” – queste le parole del procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, che non conferma assolutamente di quanto trapelato in questi giorni.

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