I tre militari, Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, stavano eseguendo come ogni giorno il loro lavoro appunto all’interno dello stabile da sgomberare. Per loro si trattava di una operazione di routine anche se c’era tensione per quello che avrebbero potuto fare i fratelli.
E infatti l’incredibile è avvenuto di lì a poco con il boato che sarebbe stato udito almeno a 5 km di distanza. Questo ci fa capire la forza della deflgrazione che ha completamento fatto fuori tutto lo stabile. Due dei tre fratelli sono riusciti a fuggire in un primo momento ma poi rintracciati.
Maria Luisa invece, colei che di fatto ha provocato la deflagrazione, mentre veniva soccorsa dagli stessi militari insultava gli stessi. Da quanto si apprende è stata effettuata l’autopsia sul corpo dei militari deceduti e da quanto appreso i tre sono deceduti non tanto per l’onda d’urto ma in quanto sepolti dalle macerie.
L’inchiesta della Procura di Verona ipotizza il reato di strage in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di esplosivi: Maria Luisa è ancora in ospedale, in coma farmacologico. I fratelli, in carcere a Montorio, non erano in casa al momento della deflagrazione.ù
Nelle prossime ore si terranno i funerali dei tre militari deceduti mentre effettuavano il loro dovere un episodio davvero assurdo che ha colpito tutto il nostro Paese e che davvero nessuno si sarebbe aspettato. Altri dettagli saranno fornite sicuramente con il proseguo delle indagini che faranno luce su quanto successo a Castel D’Azzano.