"Le foto di un bambino mulatto" Il racconto da brividi di Aqua Moses (1 / 2)

"Le foto di un bambino mulatto" Il racconto da brividi di Aqua Moses

Il caso della neonata Sofia Cavoto, rapita alla clinica Sacro Cuore di Cosenza, continua a riservare colpi di scena. Fingendosi puericultrice, Rosa Vespa, aveva ingannato la madre e la nonna della piccola, convincendole a farsi dare la bambina per sottoporla ad un controllo medico. Lanciato l’allarme, la realtà dei fatti è stata ricostruita grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso alle forze dell’ordine di localizzare i rapitori.

Dopo quattro ore di ricerca, la coppia è stata trovata a Contrada Rocchi, vicino all’Università della Calabria, con la neonata sana e salva. L’intervento tempestivo delle autorità ha portato all’arresto di Rosa Vespa e Aqua Moses. Le indagini iniziali hanno suggerito che la 51enne fosse mossa da un’ossessione patologica per la maternità, derivante dalla sua incapacità di avere figli.

Rosa Vespa, nel frattempo, aveva simulato una gravidanza di nove mesi, ingannando i suoi familiari e convincendoli di essere in attesa di un figlio maschio. Entrambi i coniugi sono finiti in manette e dovranno rispondere di gravissime accuse. Durante l’interrogatorio di garanzia, la 51enne Vespa ha preso la piena responsabilità del sequestro della neonata, dichiarando di aver organizzato l’intera azione da sola.

Il marito, invece, ha affermato di essere sempre rimasto all’oscuro di questa folle iniziativa della moglie, credendo che la bambina fosse realmente sua figlia. In base a queste dichiarazioni, il Gip ha deciso di scarcerare Moses Omogo Chidiebere, accusato di sequestro di persona insieme alla moglie.

Nel corso dell’interrogatorio, il marito della donna avrebbe raccontato dei dettagli inquietanti circa le prove fase fornite dalla 51enne per dimostrare la gravidanza. Spuntano le foto di un bambino mulatto. Di cosa si tratta? Scopriamolo nella pagina successiva.

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