"Le foto di un bambino mulatto" Il racconto da brividi di Aqua Moses (2 / 2)

Moses Omogo Chidiebere, il marito di Rosa Vespa, ha dichiarato di essere stato ingannato dalla moglie riguardo alla nascita della loro “bambina”. Moses ha anche raccontato di come la moglie gli avesse mostrato ecografie e dimissioni dal parto, e gli aveva spiegato che il neonato era positivo al Covid, motivo per cui non poteva vederlo subito.

Solo quando il cognato gli ha mostrato il video del rapimento della neonata Sofia, Moses ha capito la verità: il bambino non era suo. “A quel punto ho preso il bambino, l’ho spogliato e mi sono messo a piangere“, avrebbe raccontato l’uomo agli inquirenti prima di essere scarcerato. Moses, intanto, è ospitato dalla famiglia della moglie che lo ha ingannato e si dice sconvolto e incapace di comprendere come la sua compagna possa averlo tradito in questo modo.

«La moglie gli mostrava il pancione. È davvero provato da tutta la vicenda, ha confermato che non si era mai accorto di nulla» gli fa eco Gianluca Garritano, avvocato del 43enne. Per portare avanti questa messa in scena, la moglie avrebbe utilizzato qualsiasi tipo di inganno e di escamotage, come le foto di un bambino mulatto. Di cosa si tratta?

In sostanza, per far credere al marito che il figlio fosse davvero suo, gli mostrava le foto di un bambino mulatto che scaricava online. Successivamente, queste fotografie avrebbero mostrato le fattezze di un bambino sempre più chiaro, ovviamente affinchè credesse che il bimbo rapito, chiaro di carnagione, non destasse sospetti nell’uomo.

Sempre dal web scaricava altro materiale affine, come le ecografie. “Dopo il parto lei si tirava il latte. C’erano le ecografie, le visite e anche le dimissioni dopo il parto dell’8 gennaio“, ha aggiunto Moses.  Nonostante le sue dichiarazioni, la famiglia Cavoto, genitori della neonata rapita, non crede alla sua estraneità e si chiede come possa essere stato dichiarato estraneo.