
Una storia che ha commosso l’Italia intera, quella di Lavinia, una meravigliosa bimba che, purtroppo, non ce l’ha fatta, venendo a mancare troppo in fretta.
Il quadro clinico, già di per sé estremamente precario, ha subito un peggioramento inatteso che ha trasformato l’attesa in un’emergenza vitale.Tutto era pronto, i permessi, il sostegno, i fondi raccolti con una corsa contro il tempo senza precedenti, ma è calato un silenzio che ha congelato ogni cosa.
Il viaggio era pianificato, ogni dettaglio sistemato per volare in America e aggrapparsi all’ultima possibilità di cura.Ma la bambina di 3 anni non ha avuto il tempo necessario per salire su quell’aereo e affrontare la terapia disperatamente attesa a New York.

Il sogno di Lavinia Luciani è svanito in poche ore, portando con sé l’amore e la tenacia dei suoi genitori. La notizia, attesa con un misto di speranza e terrore, ha rapidamente fatto il giro del Paese, lasciando un segno pesante nella comunità pugliese che aveva lottato con lei.Fin dalla diagnosi, per un tumore maligno al cervello, la famiglia aveva subito lanciato un appello per raccogliere i fondi indispensabili per una cura sperimentale all’estero.La risposta è stata commovente: in pochi mesi, la solidarietà aveva permesso di superare la cifra richiesta.
In totale, erano stati raccolti quasi 100mila euro destinati a finanziare la missione medica.L’obiettivo era raggiungere New York per accedere alla terapia Cyberknife, un trattamento mirato che rappresentava l’ultima e più avanzata frontiera terapeutica contro quel tipo di patologia.Purtroppo, la forza del male è stata più rapida della generosità e degli sforzi collettivi. Nonostante la raccolta fondi fosse stata un successo straordinario, il destino ha impedito a Lavinia di intraprendere quel viaggio della speranza.