Landini, l’accusa choc in Tv a Giorgia Meloni: "È solo una… (2 / 2)

Nuovo intervento televisivo per Maurizio Landini, segretario della Cgil, ormai ospite abituale della trasmissione DIMartedì condotta da Giovanni Floris. Durante l’ultima puntata, il sindacalista ha espresso giudizi molto duri sul governo e in particolare sul presidente del Consiglio Giorgia Meloni, criticando la gestione della crisi internazionale legata a Gaza.

Landini ha inoltre lodato la partecipazione dei cittadini nelle manifestazioni pubbliche, sottolineando il loro ruolo nel difendere principi di legalità e valori umanitari: “Per fortuna ci sono stati cittadini che sono scesi in piazza a difendere l’onore e la dignità del Paese“, ha detto, ribadendo la sua posizione critica verso l’esecutivo, refrattario rispetto alle istanze del popolo.

Durante la trasmissione, però, la scelta dei termini ha generato una breve polemica.  Il leader della Cgil si è scagliato contro la Meloni sostenendo che non avrebbe fatto abbastanza per tutelare la dignità del Paese e dei cittadini italiani, descrivendo la premier come una “cortigiana di Trump”, sottolineando in tal guisa l’asservimento della premier al volere degli Usa.

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Floris ha infatti fatto notare che l’espressione “cortigiana” poteva essere interpretata in chiave sessista e rischiare di distorcere il senso del messaggio. Landini ha subito chiarito la sua intenzione: «Intendevo dire “stare alla corte di Trump”, nel senso di seguire le sue linee politiche senza incidere direttamente», correggendo così il termine utilizzato in un primo momento e facendo mea culpa.

Il confronto tra politica e sindacato si conferma ancora una volta acceso. L’intervento di Landini a La7 si inserisce in un contesto di forti tensioni sui temi internazionali e sull’azione del governo italiano. Le parole di Landini hanno immediatamente suscitato reazioni e alimentato il dibattito politico sui social.