Il virus West Nile, ossia della febbre del Nilo occidentale, ha già provocato nove decessi in Italia , di cui la maggioranza in Campania, con 5 deceduti, seguita, a ruota dal Lazio, a quota 3 e dal Piemonte con un soggetto venuto a mancare.
Matteo Bassetti ha dichiarato che forse, nella nostra penisola, c’è troppo allarmismo sulla West Nile ma occorre comunque pensare alle zanzare come dei veri e propri killer, quindi, a come affrontarle.
In un video, condiviso sui social, ha precisato che le zanzare non sono responsabili solo della febbre del Nilo ma di molte altre patologie infettive. Proprio per questo motivo, ha aggiunto il virologo, “bisogna fare molta attenzione” e “lavorare sulla prevenzione” in modo deciso e imminente.
Il primario ha mosso una dura critica proprio alla prevenzione che, nel nostro paese, non è fatta come si dovrebbe, sotto l’aspetto organizzativo, che è quasi del tutto assente. Mancano linee guida, ad opera di Comuni, Regioni, urgono direttive e intanto i decessi aumentano.
Urge, inoltre, una maggiore campagna di informazione sia verso i medici che verso i cittadini. Nel video sui social, chiosa: “Cerchiamo di migliorarci visto questo luglio terribile che la West Nile sta facendo passare. Organizziamoci per tempo: la prevenzione si fa dai mesi di marzo, aprile, maggio. Non dobbiamo più trovarci a luglio, o addirittura ad agosto, nel pieno di un’emergenza”. Questo il punto di vista di Matteo, uno dei massimi esperti sul piano internazionale che, lungi dal voler creare allarmismi, propone soluzioni attive e concrete per fronteggiare il numero di contagi in aumento. E voi, cosa ne pensate del suo pensiero?