Ladri entrano e rapinano una gioielleria. Le telecamere di sorveglianza riprendono tutto

Il drammatico episodio è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza ed è ora al vaglio della magistratura. Un orafo deve rispondere ora di gravi accuse: ecco cosa è successo.

Ladri entrano e rapinano una gioielleria. Le telecamere di sorveglianza riprendono tutto

Negli ultimi anni l’Italia è diventato un Paese sempre meno sicuro. Continuano ad aumentare i casi di rapine e furti ai danni dei cittadini italiani, che, oltre alle preoccupazioni per mandare avanti attività economiche spesso sul lastrico, si ritrovano a fare i conti, con sempre più scaro sostegno dallo Stato, con la delinquenza.

E’ quello che è successo ad un orafo italiano che, più di un anno e mezzo fa si è ritrovato davanti alcuni rapinatori senza scrupoli a mano armata. A quel punto l’istinto ha preso il sopravvento e l’uomo, dopo aver brandito una pistola, ha fatto fuoco sui malviventi. Ora si ritrova indagato con l’accusa di omicidio doloso plurimo: ecco per quale motivo.

L’accaduto

E’ successo lo scorso 28 aprile 2021, a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, dove l’orafo 67enne Mario Roggero ha sparato alcuni colpi di pistola contro i tre rapinatori che avevano fatto irruzione nella sua gioielleria, uccidendone due. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza, ora al vaglio del tribunale di Asti dove è in corso il procedimento penale contro il gioelliere accusato di omicidio.

Il filmato del della rapina è stato visionato in queste ore nella seconda udienza del processo. Dalle immagini mostrate ai giudici dal pm Davide Greco si vedrebbe come i banditi, con il volto coperto dal cappello e dalla mascherina, entrano in gioielleria armati di una pistola giocattolo. Dopo aver legato la figlia del gioielliere con delle fascette da elettricista, minacciano Roggero con l’arma finta, mentre intanto svuotano la cassaforte. Dopo di che si danno alla fuga tentando di risalire sulla Ford Fiesta bianca parcheggiata sul retro del negozio.

Le telecamere di sorveglianza della posta hanno ripreso l’orafo inseguire i malviventi e sparare 5 colpi di revolver contro di essi, ferendone due a morte. Il terzo, Alessandro Modica, riesce a darsi alla fuga, per essere poi raggiunto dalle forze dell’ordine e arrestato. I legali di Mario Roggero stanno tentando di dimostrare la sua innocenza sostenendo che l’orafo avesse agito per legittima difesa, ma le immagini in questione sembrerebbero smentire questa tesi difensiva.

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