La straziante storia di Francesco: ha vinto la sua battaglia

La storia di Francesco, un ragazzo affetto da disabilità, ha commosso e toccato nel profondo tutti. Quello che ha dovuto patire ha dell'incredibile: ecco cosa gli è successo.

La straziante storia di Francesco: ha vinto la sua battaglia

In una istituzione pubblica fondamentale come la scuola, ogni bambino deve avere la possibilità di godere del diritto allo studio. Al giorno d’oggi la nostra legislazione si impegna a garantire ogni tipo di tutela necessaria per venire incontro a quei cittadini che devono fare i conti con la disabilità e affrontano difficoltà inevitabili nella vita di tutti i giorni.

La storia di Francesco ha fatto molto discutere ed ha evidenziato delle mancanze piuttosto gravi in chi avrebbe dovuto prendersi cura di lui e dei suoi problemi di ragazzo disabile. La famiglia non ha potuto fare a meno di chiedere spiegazioni rispetto a queste gravi mancanze, mentre la sorella di Francesco ha denunciato l’accaduto con una lettera commovente: ecco cosa ha denunciato

Cosa è accaduto

Francesco è un ragazzino nato 15 anni fa con una grave disabilità che, anche grazie all’immancabile sostegno della sua famiglia adottiva, è riuscito ad affrontare con grandi risultati e progressi insperati. Così, come ogni bambino, inizia a frequentare la sua scuola in un quartiere centrale di Napoli, dove incontra degli insegnanti straordinari e dei compagni amorevoli.

Qualcosa poi è improvvisamente cambiato, Francesco inizia a tornare a casa in un pessimo stato, pieno zeppo di pipì e lamentando gravi mancanze in chi avrebbe dovuto prendersi cura di lui. Dopo una richiesta di chiarimenti alla quale non si è mai dato un’opportuna risposta, alla fine la famiglia decide a malincuore di ritirarlo da scuola.

A rivelare la sua straziante storia ci ha pensato la sua amata sorella adottiva, che ne ha assunto poi le vesti anche di tutrice legale. La donna ha scritto una lettera che ha diffuso alle autorità, con la speranza che suo fratello non debba essere costretto a vivere nell’angoscia di essere per molti invisibile, o addirittura a sentirsi come un peso per la società.

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