E’ trascorso quasi un anno da quel tremendo 27 maggio del 2023, quando a Senago, un paesino nel milanese, si consumò uno dei femminicidi più tremendi della storia recente italiana. Alessandro Impagnatiello tolse la vita alla fidanzata Giulia Impagnatello e al bimbo che portava in grembo con ben 37 coltellate.
La 29enne di origini partenopee aveva scoperto in quella stessa giornata la doppia vita del fidanzato, che intratteneva anche una relazione clandestina con una sua giovane collega. Giulia aveva incontrato la sua rivale in amore proprio nel pomeriggio del 27 maggio, ed era pronta ad un confronto con il fidanzato una volta rincasata. Non poteva mai immaginare, tuttavia, il destino atroce che la attendeva.
Messo sotto torchio dagli inquirenti, Impagnatiello confesserà il delitto dopo pochi giorni, facendo ritrovare il corpo della povera Giulia a poche centinaia di metri da casa. Attualmente, l’ex barman è recluso nel penitenziario di San Vittore, dove è ancora oggi sorvegliato a vista temendo gesti estremi.
Il processo si è aperto lo scorso 16 gennaio, dove l’imputato dovrà difendersi dall’accusa di delitto volontario aggravato, occultamento del corpo e interruzione di gravidanza non consensuale, in quanto la povera Giulia era incinta al settimo mese del loro bambino.
Nella giornata di oggi, giovedì 21 marzo, si è svolta una nuova udienza nel processo ed è stata sentita Chiara Tramontano, la sorella di Giulia. La giovane ha rivelato un importante retroscena sulla scoperta del tradimento. Svelato come Giulia abbia scoperto per la prima volta tutta la verità: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.