Il suo pellegrinaggio, tuttavia, si è trasformato in tragedia l’1 agosto, quando un malore l’ha colta sul pullman che la stava riportando ad Artena, in provincia di Roma, dove il gruppo alloggiava. Nonostante i soccorsi tempestivi e il trasferimento verso l’ospedale di Colleferro, il suo cuore ha smesso di battere durante il tragitto: secondo il referto, si è trattato di un arresto cardiocircolatorio.
Pascal viveva nella periferia est della capitale egiziana e frequentava la Saint Joseph School di el-Obour City, istituto cattolico conosciuto per l’impronta internazionale e la formazione spirituale.
Chi la conosceva la descrive come una giovane solare, gentile, sempre pronta a mettersi al servizio del prossimo. Animatrice dei gruppi ecclesiali, era attiva nel movimento della cosiddetta “gioventù del Papa”. Poco prima di partire per Roma aveva affidato ai social un messaggio carico di entusiasmo: «Dio benedica la mia grande famiglia».
La giornata al Circo Massimo si era svolta senza particolari problemi. In mattinata aveva avvertito un lieve malessere, ma, rassicurando i compagni, aveva preferito proseguire con le attività in programma. Solo al rientro, sul mezzo che la riportava alla foresteria, le sue condizioni sono precipitate: ha perso conoscenza all’improvviso, costringendo il conducente a fermarsi per permettere l’intervento dei sanitari.
Dopo diversi tentativi di rianimazione, però, non c’è stato nulla da fare. Fonti vicine alla diocesi hanno precisato che la ragazza conviveva con una pregressa patologia cardiaca, seguita anche in patria.
La notizia ha profondamente scosso il mondo cattolico. Papa Leone XIV ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia e ha voluto incontrare personalmente i pellegrini egiziani per un momento di preghiera riservato in Vaticano.