La rabbia dei genitori del gruppo "dei Bravi Ragazzi’: "Cosa facevano a casa… (2 / 2)

Chi sono questi ragazzi e perché tanta forza gratuita per un bottino misero di cinquanta euro? A riportare l’episodio alla concretezza dei nomi e dei luoghi è l’inchiesta che ha portato all’ordine di fermo. Il gruppo è composto da cinque elementi: i due maggiorenni Alessandro Chiani e Ahmed Atia, entrambi di 18 anni, affiancati da tre minorenni di 17 anni.

Sono tutti originari di Monza, provenienti, in gran parte, da contesti residenziali che stridono con quanto dimostrato. Secondo quanto accertato dalle indagini, sarebbe stato il 18enne Alessandro Chiani a infliggere materialmente i colpi che hanno causato al 22enne danni irreversibili.

Il ragazzo, cresciuto nel quartiere Triante e noto per essere stato un tipo “vivace” ai tempi dell’oratorio, si trovava in compagnia dell’altro maggiorenne, Ahmed Atia, che risulta meno coinvolto nell’azione violenta. Ma la parte più oscura della vicenda non riguarda solo i fatti sul marciapiede, bensì ciò che è accaduto dopo il fermo.

Nella sala d’attesa della Questura di Milano, ignari di essere registrati, il gruppo parlava ad alta voce di ripetere l’atto e si vantava.“Io anche voglio vedere il video, voglio vedere se ho picchiato forte”. E ancora, frasi di indifferenza disumana, in cui si auguravano persino che il ragazzo perdesse la vita: “Se serve vado a staccargli i cavi”.

Rosanna Banfi annuncia: "La neoplasia è tornata dopo 16 anni. Ho scelto di… Rosanna Banfi annuncia: "La neoplasia è tornata dopo 16 anni. Ho scelto di…

Oggi, le  voci che riesce a spezzare il muro di indifferenza sono quelle del padre del 22enne e quelle dei genitori dei ragazzi autori dell’accaduto. Nonostante la tantissima forza mostrata dal gruppo, il giovane studente è vivo per miracolo, ma l’esito dell’azione lo renderà invalido a vita. “Mio figlio è arrivato in ospedale con una vera e propria emergenza vitale” ha dichiarato il padre, scosso. “È vivo perché era a 500 metri da un aiuto, altrimenti sarebbe deceduto. Milano ormai è il Bronx”.

E arriva la rabbia dei genitori della cosiddetta “gang dei Bravi Ragazzi”. Nessuno di loro si aspettava una cosa del genere. A casa non avrebbero mai mostrato gesti assurdi. “Giusto arrestare mio figlio” – ha detto il padre di uno di loro che ha chiesto scusa alla famiglia del 22enne colpito. I genitori dei ragazzi che hanno colpito il giovane si sono stretti per quanto possibile attorno alla famiglia del 22enne.