Guglielmo Marconi, nato il 25 aprile 1874 a Bologna, è uno degli scienziati più influenti del XX secolo, noto per i suoi rivoluzionari contributi allo sviluppo della telegrafia senza fili, precursore della moderna radiocomunicazione. Figlio di Giuseppe Marconi, un proprietario terriero italiano, e di Annie Jameson, di origini irlandesi, Marconi mostrò sin da giovane un grande interesse per la scienza e la tecnologia.
Il momento culminante della carriera di Marconi arrivò il 12 dicembre 1901, quando riuscì a trasmettere il primo segnale radio transatlantico dalla Cornovaglia a Terranova, dimostrando la possibilità di comunicazioni senza fili a lunga distanza. Questa impresa rivoluzionò le comunicazioni e aprì la strada a ulteriori sviluppi nella radio e nella trasmissione di segnali a grande distanza.
Nel 1909, Marconi condivise il Premio Nobel per la Fisica con Karl Ferdinand Braun per il loro contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili. Durante la sua carriera, Marconi continuò a migliorare la tecnologia della radio, sviluppando sistemi per la comunicazione marittima, aerea e militare.
Guglielmo Marconi morì il 20 luglio 1937 a Roma, ma la sua eredità scientifica e tecnologica continua a vivere. Le sue innovazioni hanno gettato le basi per le moderne comunicazioni radio, televisive e satellitari, rendendolo una figura centrale nella storia delle telecomunicazioni. La sua vita e le sue opere sono testimonianze di come la curiosità e l’ingegno possano trasformare il mondo, rompendo le barriere della distanza e del tempo.
In questi giorni si sta parlando nuovamente dell’illustre scienziato per via di una sua incredibile profezia che si è incredibilmente avverata. La sua mente geniale e visionaria era riuscita a prevedere quello che sarebbe successo quasi un secolo dopo. Di cosa si tratta? Scopriamolo nella pagina successiva.