"La piccola Kata non è viva": l’annuncio della Bruzzone (1 / 2)

"La piccola Kata non è viva": l’annuncio della Bruzzone

Sono passati oltre 3 mesi dalla scomparsa della piccola Kata, la bimba peruviana che risiedeva con la madre ed il fratello minore presso una camera dell’ex hotel Astor di Firenze. In queste settimane gli investigatori hanno seguito diverse piste, la più seguita e, forse anche più auspicata, è quella del rapimento.

A finire sin da subito nel mirino degli inquirenti sono le faide tra clan per il controllo del racket delle camere dell’ex albergo occupato, che potrebbero essere la chiave per fare luce sulla scomparsa della bimba. Anche i genitori di Kata, in particolare la madre Katfrina Alvarez, la prima ad accorgersi della sua scomparsa, sono fermamente convinti dell’ipotesi rapimento.

Al momento sono in tutto 5 gli iscritti nel registro degli indagati per la scomparsa della piccola Kata. Tra questi, oltre allo zio materno della bambina, Argenis Abel Alvarez Vazsquez, già arrestato per essere invischiato col racket delle camere, si è aggiunto in queste settimane anche lo zio paterno, anch’egli residente a Firenze.

In queste ore c’è stata una svolta nelle indagini: la magistratura ha ordinato una serie di accertamenti tecnici irripetibili finalizzati ad verificare la presenza e la natura di “materiale biologico o genetico” in due 2 trolley ed un borsone sequestrati a 3 degli indagati e con i quali sono stati visti uscire dall’hotel proprio nel giorno della scomparsa di Kata.

In attesa di questi importanti risvolti nelle indagini, stanno facendo molto clamore le parole della nota criminologa italiana Roberta Bruzzone. L’annuncio a sorpresa dell’esperta sta suscitando enorme scalpore in Italia. La notizia tanto temuta è arrivata proprio in queste ore: scopriamo di cosa si tratta nella pagina successiva.