
I fatti, una volta isolati dalla concitazione della piazza, rivelano la vera identità e il passato inquietante dell’uomo. Quel colpo riportato da Anna Laura Valsecchi, la dirigente di 43 anni, ha reso necessaria una corsa d’urgenza in ospedale e un immediato intervento, in una situazione giudicata di massima gravità.Vincenzo Lanni, programmatore informatico e appassionato di scacchi, non era un nome nuovo alle forze dell’ordine. Dieci anni prima, nel 2015, aveva già colpito due pensionati.
Proprio in quell’occasione, la sua motivazione venne a galla in tutta la sua forza: ai magistrati, l’uomo dichiarò di essere troppo vigliacco per togliersi la vita e per questo aveva “deciso di togliere la vita a qualcuno”.
Questo nuovo fatto a una donna in pieno giorno, nella parte più moderna di Milano, conferma l’allarme mai sopito. Lanni era infatti fuggito da una comunità di recupero in provincia di Bergamo, dove era seguito dopo aver scontato dieci anni tra penitenziario e cure psichiatriche.

La caccia all’uomo, partita immediatamente grazie alle descrizioni dettagliate, si è conclusa dopo sole undici ore: a indirizzare i Carabinieri è stata la soffiata cruciale della sua gemella, che aveva riconosciuto il fratello in fuga nelle immagini diffuse. L’uomo è stato rintracciato e bloccato in un hotel dopo appunto la segnalazione della sorella gemella che ha rilasciato importanti dichiarazioni.
Il processo per i fatti del 2015 fece emergere un disturbo schizoide della personalità di Lanni e una capacità di intendere e di volere “grandemente scemata”, dunque parziale. Lui, a processo, sostenne di non sapere cosa gli fosse passato per la testa