Liliana Resinovich , pensionata triestina, è stata trovata priva di vita nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico della sua città il 5 gennaio 2022, a distanza di diversi giorni dalla sua scomparsa, avvenuta il 14 dicembre 2021. Da allora di tempo ne è passato e gli inquirenti non hanno mai smesso di ricercare la verità.
I risultati della super perizia effettuata sul corpo di Lilly, così come i suoi amici la chiamavano, sono attesi per domani ma a che punto si è giunti finora? Sulla base delle prime indiscrezioni, Liliana non si sarebbe tolta la vita ma sarebbe deceduta per asfissia provocata da terzi.
Vittorio Fineschi, consulente del fratello della pensionata, Sergio Resinovich ritiene che Lilly sia stata strozzata e che questo abbia provocato la frattura di una vertebra, cosa che spiegherebbe l’assenza di lividi sul collo della 63enne. Ricordiamo che uno dei più grandi interrogativi che ha sembra attanagliato chi sta seguendo il caso è relativo al fatto che si sia trattato di gesto estremo o di delitto.
La super perizia risponderà, in primis, a questa domanda e poi a molte altre, per far luce sul giallo che ruota attorno alla scomparsa della Resinovich, culminata col macabro ritrovamento del suo corpo senza vita, che ha posto la parola fine ad ogni speranza dei familiari di riabbracciarla.
In queste ore, la cugina di Liliana Resinovich ha vuotato il sacco, facendo una clamorosa confessione. Vediamo insieme cosa ha dichiarato, più nello specifico, nella seconda pagina del nostro articolo, essendo queste ore cruciali per il caso, di attesa per i risultati della super perizia.