La confessione di Flavio Briatore: ecco come ha scoperto di avere un tumore maligno

L'imprenditore Flavio Briatore si è lasciato andare ad un racconto drammatico, quello della scoperta di un tumore. Ecco cosa ha confessato di quel periodo buio della sua vita.

La confessione di Flavio Briatore: ecco come ha scoperto di avere un tumore maligno

Classe 1950, Flavio Briatore è uno degli imprenditori italiani con più successo, dirigente d’azienda e dirigente sportivo italiano, conosciuto principalmente per essere stato team manager in Formula 1, con la scuderia Benetton (poi divenuta Renault) e per essere a capo del Gruppo internazionale di hospitality di lusso Billionaire Life. 

Se tutti lo ricordiamo per le belle donne che hanno sempre caratterizzato la sua vita, da Heidi Klum, a Naomi Campbell, sino alla nostrana Elisabetta Gregoraci, con cui è convolato a nozze, il passato dell’imprenditore di Verzuolo è segnato da una pagina dolorosa.

La confessione 

Sicuramente è con la Benetton che Flavio è diventato un volto famoso, con sempre più numerose ospitate e apparizioni in tv, per poi investire molto in locali notturni tra cui il celebre Billionaire, la discoteca sarda frequentata dai vip. Capo di una squadra di calcio, QPR, riuscendo a portare la società all’interno della Premier League, la serie più alta del Regno Unito, l’imprenditore italiano, oltre ai suoi successi e allo sfarzo, deve fare i conti con il peso della sua tormentata vita sentimentale, culminata con la fine del suo matrimonio con la Gregoraci, madre di Nathan Falco.

Alla base della rottura, pare, un atteggiamento che Elisabetta non gli ha mai perdonato: “Quando è morta mia madre subito dopo il funerale se n’è voluto andare per lavoro senza rispettare il mio dolore. Mi ha lasciato da sola per inaugurare una discoteca”, questo quello che la bella conduttrice dichiarò tempo fa.

Ma c’è qualcosa che non tutti conoscono di Briatore: la sua lotta contro un tumore maligno al rene sinistro, che lo ha costretto a subire un intervento chirurgico molto delicato. “Mi sentivo immortale. Ci sentiamo immortali, invece dovremmo ringraziare Dio ogni mattina soltanto perché ci facciamo la barba. Pensi che forse tutto quello che hai costruito serve fino a un certo punto. Magari è inutile” aveva dichiarato Flavio che, fortunatamente, l’ha scoperto in tempi giusti per intervenire. Era il 2006 quando, dopo una visita alla clinica Mayo di Rochester (Minnesota, Stati Uniti), gli venne diagnosticato il cancro, rimosso presso la clinica Quisisana di Roma. Ora l’imprenditore sta bene ma porta con sè il ricordo indelebile di quel periodo buio della sua vita. 

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