Baudo non era solo un presentatore, ma un vero e proprio talent scout, un mentore che ha saputo lanciare nel firmamento dello spettacolo volti e talenti che oggi rappresentano il gotha della nostra cultura popolare. In tanti, sin dalle prime ore di apertura della camera ardente, hanno voluto rendergli omaggio.
Tra i primi ad arrivare, Mara Venier, una figura che ha con lui un legame speciale e profondo, che, con le lacrime agli occhi, lo ha descritto alla stampa come un uomo generoso, carismatico e, soprattutto, di un professionista instancabile.
Senza ombra di dubbio, il suo esempio ha ispirato intere generazioni di conduttori e autori e in tantissimi , oggi, lo ricordando con affetto e nostalgia eppure gli occhi di tutti sono caduti su due donne che si sono incontrate.
Parliamo di Katia Ricciarelli, la soprano veneta cui Pippo è stato unito in matrimonio per 18 anni , sino alla separazione che non ha minimamente intaccato la stima e l’affetto reciproco, e Tiziana, la figlia di Pippo. Due donne visibilmente straziata dall’immane perdita, che si sono trovate, faccia a faccia, a condividere la stessa sofferenza.
Si sono guardate per pochissimi attimi che sono sembrati eterni, come se il tempo si fosse congelato. Katia, con gli occhiali da sole al volto, forse per nascondere le lacrime, ha pronunciato qualcosa a Tiziana e si saranno, di sicuro, fatte forza a vicenda. E’ questa l’immagine più forte e toccante della camera ardente, in attesa dei funerali, che si terranno a Militello in Val di Catania, in Sicilia. Questa scelta, carica di significato, riporta Pippo Baudo alle sue radici, in un luogo che ha sempre portato nel cuore e che ha omaggiato in molteplici occasioni. È un ritorno a casa, un ultimo gesto d’amore verso la terra che lo ha visto nascere e crescere, prima di spiccare il volo verso una carriera stellare.