Sono passati oltre 3 mesi dalla scomparsa della piccola Kata, la bimba peruviana di cui si sono perse le tracce lo scorso 10 giugno. Risiedeva con la madre ed il fratello minore presso una camera dell’ex hotel Astor di Firenze, uno stabile finito nelle mani della criminalità organizzata ed occupato da un centinaio di abusivi, tutti di nazionalità straniera.
Ad accorgersi della scomparsa di Kata è stata proprio la madre Katfrina Alvarez che, rientrata da lavoro, non ha più ritrovato la piccola che intanto era stata affidata al fratello e alla cognata. Sin dalle prime ore, i genitori della bambina si sono mostrati fermamente convinti dell’ipotesi rapimento.
Al momento la pista più seguita dalla Procura attiene alle presunte faide tra clan per il controllo del racket delle camere all’interno dell’ex albergo occupato. Tuttavia i blitz che sono stati eseguiti sinora presso lo stabile occupato non hanno portato ad alcun risultato degno di nota, se non cogliere degli indizi utili sulle possibili vie di fuga dei rapitori.
Ad inizio agosto le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto di 4 peruviani e dello zio della bambina scomparsa, coinvolto anch’egli nel racket delle camere. Sequestrati anche i cellulari dei genitori di Kata, i quali si sospetta da tempo non abbiano detto tutto ciò che sanno.
Intanto è appena giunta la notizia di un’importante novità sul caso della bimba scomparsa. E’ prevista per oggi un’iniziativa che può rappresentare una vera svolta per fare luce su una vicenda che, nonostante l’impegno profuso dalle forze dell’ordine, sembra essere ancora lontana dalla svolta.
Nella prossima pagina andremo però a vedere i dettagli di una situazione che ha a che fare sempre con il caso della bambina scomparsa. Nessuno se lo sarebbe aspettato a questo punto della vicenda.