Un fine settimana scottante, sul fronte della cronaca nera nazionale, quello in corso per via dell’ennesimo triste fatto che è arrivato a mezzo stampa, sotto gli occhi di tutti noi italiani. Ancora una volta un decesso e questa volta non sull’asfalto. Si perché la mattanza coinvolge non solo le strade e autostrade della nostra penisola ma anche la rete ferroviaria.
Ogni volta che la cronaca ci riporta notizie simili, lo sconcerto si fa collettivo, mentre ci si chiede cosa abbia determinato l’accadimento, se un gesto volontario, l’eccesso di velocità, una distrazione. Purtroppo sono varie le motivazioni che possono addursi, ognuna a se’, ragion per cui l’Italia intera è raggelata.
Il pensiero va ai familiari di chi non ce l’ha fatta, così come ci si immedesima inevitabilmente nei soccorritori che hanno prestato i primi aiuti e nei testimoni oculari che, loro malgrado, si sono trovati in quei minuti sul posto. Il senso di impotenza è una costante, dinnanzi al destino che decide di colpire in questo modo così sconcertante.
Non si trovano le parole, perche’ ci si sente stretti in una morsa soffocante, in quanto chi è venuto a mancare poteva essere un nostro amico o parente, non dimentichiamolo.
Non c’è stato nulla da fare per i soccorritori se non annunciare il decesso di un uomo colpito da un treno in corsa. Vediamo insieme cosa è accaduto nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che la notizia ha scosso tutti gli italiani.