Il ritorno a scuola, avvenuto a settembre, sta già riservando delle chiusure per diversi motivi. Come si può facilmente constatare, tra sciami sismici, maltempo, mancanza d’acqua, inagibilità delle strutture, la situazione è davvero particolare e i genitori, solitamente già di per sé esasperati ne dover conciliare attività scolastiche, hobby dei figli, lavoro e faccende domestiche, si ritrovano davanti ad un imprevisto non da poco.
Parliamo della chiusura delle scuole che è una bella gatta da pelare per chi, tutto ad un tratto, deve riorganizzare la sua routine, tenendo presente che i figli non si recheranno a seguire le lezioni, specie se non possono permettersi una baby sitter o se non possono contare sull’aiuto di un familiare.
La domanda che i genitori si pongono è se la chiusura valga per gli istituti scolastici di tutta la Penisola o se solo per alcune zone, considerando che la motivazione è davvero importante, dal momento che la sospensione delle lezioni può avvenire solo in presenza di calamità naturali, dai nubifragi ai terremoti, per mancanza d’acqua, in caso di pericoli di cedimenti strutturali dell’istituto, a seguito di spiacevoli episodi di cronaca che si sono verificati nella struttura etc.
Ovvio che l’elenco dei casi è molto più lungo ma, senza ombra di dubbio, quando si parla improvvisamente di chiusura delle scuole, la notizia, inaspettata, destabilizza e non poco, mentre è tutto un susseguirsi di aggiornamenti sulla situazione, diramati, di minuto in minuto, attraverso siti web e comunicati che giungono sui social.
In Italia è stata stabilita la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Vediamo insieme quali sono le zone interessate e i motivi per cui è stato stabilito il provvedimento, nella seconda pagina del nostro articolo.