
La notte non aveva ancora ceduto del tutto. Nelle valli del Fortore, l’aria fredda e umida avvolgeva i paesi, mantenendo la quiete quasi assoluta al di fuori del respiro delle case. Erano le 5:21 del mattino quando la routine dei residenti è stata spezzata. Non si è trattato di un fragore violento, ma di una vibrazione sorda, un sussulto profondo che ha svegliato molte persone nel cuore del riposo. Pochi secondi in cui il paese di Castelvetere in Val Fortore è sembrato trattenere il respiro, con una tensione inattesa e improvvisa. La terra si era mossa proprio sotto le fondamenta degli edifici.
I dati, elaborati in fretta dagli esperti, parlavano di una scossa di magnitudo 2.1, considerata lieve, ma il cui epicentro era stato localizzato direttamente nel territorio comunale. L’unica risposta possibile, prima di ogni altra valutazione, è stata quella della cautela immediata. Le autorità hanno agito in modo repentino per garantire la sicurezza, seguendo un riflesso ormai ben appreso.

Un senso di allarme che, a catena, si è rapidamente esteso oltre i confini del piccolo borgo, velato da un sospetto: l’emergenza sismica non sarebbe rimasta l’unica. Difatti, insieme al movimento tellurico, una seconda emergenza, legata all’energia elettrica, si stava già propagando, imponendo un fermo drastico alla normalità, ovvero la chiusura di tutte le scuole.
La risposta è arrivata pochi minuti dopo, delineando uno scenario di precauzioni multiple. A pochi chilometri di distanza, nel comune di San Bartolomeo in Galdo, il problema era di natura diversa, ma con effetti altrettanto drastici.Qui, l’emergenza non era direttamente collegata al sisma, bensì all’interruzione della energia elettrica. La mancanza di corrente, non immediatamente ripristinabile, ha reso necessarie decisioni rapide e non dilazionabili.
A Castelvetere in Val Fortore, intanto, la linea d’azione era stata dettata dalla geofisica: il sindaco Gianfranco Mottola ha assunto la responsabilità di agire d’urgenza.Il primo cittadino ha firmato l’ordinanza per la sospensione immediata delle attività didattiche per l’intera giornata odierna.
La misura, infatti, è stata adottata con lo scopo di effettuare un’accurata verifica della staticità e solidità degli edifici scolastici, così da escludere qualsiasi danno strutturale conseguente alla vibrazione.A San Bartolomeo, invece, lo stop alle lezioni sarà effettivo nella giornata di giovedì 6 Novembre, con la speranza che l’emergenza legata all’elettricità possa rientrare completamente per tempo e consentire il ripristino delle normali attività.