Italia, purtroppo è ufficiale, la brutta notizia per chi festeggia il Carnevale (2 / 2)

Il primo weekend del carnevale è stato letteralmente da dimenticare a  Venezia,  in cui si sono riversati in tantissimi, per assistere anche anche al  corteo acqueo previsto in Canal Grande. Il caos pedonale  ha preso il sopravvento.

Il nodo principale del ponte di Rialto è stato chiuso e questo ha comportato che la folla si è sentita pressata, con decine di  agenti della polizia locale che cercavano di riportare un pochino di sicurezza e tranquillità, dissuadendo i turisti dallo scattarsi selfie.

Tantissimo il malcontento dei residenti, tra cui una che scrive: . «È una cosa allucinante quello che viviamo noi veneziani. Non contiamo nulla»  , mentre il presidente dell’associazione Piazza San Marco, Claudio Venier, aggiunge:  «Le regole sulla sicurezza o lo scopo del contributo d’accesso, evidentemente, valgono solo quando fa comodo, o semplicemente quando il fine non è quello reale di tutelare ma semplicemente quello di “scarseare”. Resto esterrefatto» .

I grossi problemi portati dall’attuale turismo di massa, portano a   rivedere cosa sta accadendo, alla luce dell’inquantificabile  numero di persone che ha attraversato tra sabato e domenica la città, ma le ondate di persone arrivate dalle 10 in poi alla stazione di Santa Lucia fanno pensare a migliaia di giornalieri. Dato che venerdì la pioggia ha portato a una giornata poco congestionata, domenica  c’è stato un vero e proprio boom. Per qualche ora, in particolare dalle 19 in poi e i problemi non sono mancati, anzi, suscitano indignazione.

Basta pensare allo scenario post turismo di massa con spazzatura lasciata ai lati delle calli e sui ponti: bicchieri di plastica, bottiglie, cartocci di carta per il cibo da asporto, confezioni varie, e coriandoli. C’è chi, davvero sconcertato invoca l’estensione del ticket d’accesso (che però non vale per tutti i turisti che dormono all’interno del comune di Venezia, oltre 110 mila posti letto) anche ai giorni del Carnevale.