Italia potrebbe rimanere senza riscaldamento: da quando

Purtroppo in queste arrivano pessime notizie per quanto riguarda la fornitura di gas nel nostro Paese, e in generale in Europa. Ci potrebbero essere gravi conseguenze per la popolazione italiana, ma vediamo quando potrà accadere.

Italia potrebbe rimanere senza riscaldamento: da quando

In questo periodo, come si sa, non si fa altro che parlare del continuo aumento del prezzo dei carburanti e delle materie prime. L’aumento delle seconde ha innescato un effetto boomerang, anche perchè le industrie hanno bisogno di produrre i loro prodotti proprio con le fonti energetiche, elettricità e carburante in particolare, che servono per far funzionare le macchine industriali. Un aumento esponenziale che si ripercuote anche sulle famiglie. 

Basti pensare che ormai la benzina è arrivata a costare più di due euro al litro, così come il diesel. Ma l’incubo potrebbe farsi ancora più grande per gli italiani, in quanto si pensa che a breve possa esserci anche un importante aumento per quanto riguarda il costo del grano, materia fondamentale per produrre pasta e pane. Insomma la situazione non è delle migliori e, come detto, potrebbe acquirsi. L’annuncio che ha gelato gli italiani è arrivato proprio in queste ore. 

Il gas

A causa del perdurare della crisi internazionale il nostro Paese potrebbe adesso potrebbe subire una interruzione del gas, che noi acquistiamo soprattutto da altri Paesi. Ovviamente non si vuole arrivare a questa soluzione, ma il Governo ha già in mente alcune contromosse che potrebbe attenuare l’emergenza. 

Se il gas venisse interrotto su tutto il territorio nazionale le conseguenze potrebbero essere devastanti. Nel nostro Paese arriva già un importante gasdotto dalle regioni orientali, ed è il TAP, che approda lungo le coste del Salento. Si sta pensando di potenziare questa infrastruttura, ma anche altre soluzioni. 

Mario Draghi in caso i rubinetti del gas venissero chiusi potrebbe optare per una serie di soluzioni: estrarre tale materia dal suol italiano e diversificare le fonti energetiche, per questo si parla di riattivare alcune centrali a carbone ormai dismesse. Bisognerà capire però fin quando e quanto queste contromosse possano aiutare l’Italia a essere indipendente in fatto di energia. 

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